Augelli: “riscattare la centralità perduta di Foggia con la seconda stazione”

I tempi sembrano maturi per un confronto serio, approfondito e senza pregiudizi sulla eventualità di una seconda stazione a Foggia, per intercettare i collegamenti non stop Bari-Roma che Trenitalia sembra intenzionata ad istituire in un prossimo futuro. Anche per cercare di frenare il processo di crescente marginalizzazione del capoluogo dauno, nelle strategie di trasporto ferroviario.
Ad auspicare e sollecitare una discussione pubblica in questo senso è Luigi Augelli, presidente del Comitato Un Baffo ferroviario per Foggia, cui va il merito di aver posto il problema già un anno fa, in un forum che però non registrò l’attesa partecipazione, forse perché la questione non era calda, come lo è invece oggi. 
Ecco il testo della nota di Augelli. Domani, Lettere Meridiane pubblicherà una nota sull’argomento di Franco Eustacchio Antonucci, attento osservatore delle cose che riguardano i trasporti e lo sviluppo dell’economia. Buona lettura.
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Finalmente il dibattito sulla costruzione o meno di una seconda stazione ferroviaria a Foggia Sud si allarga a importanti categorie della Capitanata e si registrano, per la prima volta, posizioni di grande responsabilità, tra cui quella del presidente della Confesercenti (Carlo Simone) e della Confidustria (dott. Vincenzo Germano, Vice-Presidente Confindustria, nonché direttore Generale delle Ferrovie del Gargano), entrambe categorie della provincia di Foggia.

Noi del Comitato “Un baffo ferroviario per Foggia” abbiamo sempre richiesto che sulla costruzione della seconda stazione ferroviaria ci fosse massima condivisione da parte della intera classe dirigente della Capitanata. Leggere articoli giornalistici on line e sulla carta stampata, in cui si afferma che la seconda stazione ferroviaria di Foggia non serve a nessuno (Presidente Confesercenti), non può invece far dimenticare che occorre discuterne e riflettere, così come chiede il Vice-presidente di Confindustria.
Tutti i soggetti contrari alla costruzione della seconda stazione ferroviaria, portano argomentazioni legate alla inamovibilità della centralità della stazione Centrale.
Foggia ha perso la sua centralità, allorquando sono state eliminate o trasferite nella sede regionale di Bari, attività lavorative, quali quelle delle Officine Grandi Riparazioni, del Deposito Locomotive, della stessa stazione centrale, del telecomando dell’intero traffico ferroviario della stazione di Foggia dal posto centrale di Bari Lamasinata (appalto iniziato nel 2016).
Mi chiedo, quando queste attività sono scomparse o stanno per scomparire (telecomando stazione Foggia) dalla stazione di Foggia e con esse posti di lavoro, chi ha gridato l’allarme della perdita della vera centralità del nodo  ferroviario di Foggia?
NESSUNO!!!!!!!!!!!!!
La centralità del traffico ferroviario nella stazione di Foggia può essere riaffermata soltanto quando Organizzazioni Sindacali, Confindustria, Confesercenti, Stampa Locale, Società Civile, Istituzioni Politiche locali e uomini e donne eletti al Parlamento nella Circoscrizione di Foggia, a grandissima forza unitaria chiederanno il completamento del raddoppio della tratta ferroviaria Lesina-Termoli e l’investimento per la costruzione della linea ferroviaria Lucera-Campobasso, inserita con 450 milioni di euro nel bilancio della Regione Puglia da Ferrovie del Gargano, che consentirebbe di raggiungere Roma in 2 ore.
Sono convinto che soltanto sedersi attorno ad un tavolo (non certamente con noi del Comitato), così come auspicato da Geppe Inserra nel suo articolo su Lettere Meridiane, di soggetti autorevoli del territorio si possa decidere se costruire la seconda stazione ferroviaria presso Foggia Sud o Incoronata o non costruirla affatto.
Si comprende anche l’interesse, leggendo gli articoli sopra riportati, delle categorie che tale costruzione avvenga nella stazione di Incoronata e il fuoco di fila di questi interventi ne è la dimostrazione. Vi sono interessi collettivi da privilegiare e quando essi sono paralleli e coincidenti a quelli particolari e sacrosanti del privato, vanno appoggiati doppiamente.
Ci chiediamo se Foggia e l’intera Capitanata può fare a meno degli investimenti che riguardano la seconda stazione ferroviaria, la riqualificazione urbanistica dell’area di costruzione della seconda stazione, il Treno-Tram di area vasta Capitanata 2020, l’Aeroporto G.Lisa, per tentare di risollevarsi da una situazione economica-occupazionale comatosa.
Non voglio credere, come qualcuno afferma, che queste azioni negazioniste (sempre no a tutto) nei confronti di un probabile decollo economico della città di Foggia, vadano volutamente nella direzione di svuotare Foggia definitivamente dal suo ruolo di capoluogo di provincia.
Luigi Augelli
Presidente Comitato Un baffo ferroviario per Foggia

                                                                                          

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Author: Geppe Inserra

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