Non è detto che barriere architettoniche vuol dire imbattersi in un ostacolo fisso. A volte l’ostacolo può essere mobile, forse più pericoloso. Ma può essere anche temporaneo e rischioso più di uno fisso o uno mobile. Per la maggior parte di noi spesso passa inosservata, ma una pozzanghera di acqua, a volte piovana, a volte fognaria, a volte causata dalla cattiva educazione di cittadini inosservanti del buon e civil vivere, può diventare un ostacolo insormontabile per chi è costretto a muoversi in carrozzella. Una barriera architettonica che irrita perfino i normodotati, costretti a evitarla per non bagnarsi. Mentre chi è in carrozzella non può farlo giacché l’unica via di transito è quella. Uno scivolo come accesso al marciapiede, o come uscita. Meglio dire una pozzanghera con scivolo che limita l’accesso e che potrebbe celare altre brutte sorprese. Foggia ne è piena.
Colpa dell’acqua? Non di certo! Colpa di chi ha realizzato gli accessi facilitati a chi è portatore d’handicap, senza pensare che sarebbero diventati gli ennesimi ostacoli. Pendenze sbagliate o cedimenti strutturali del manto stradale? Si attendono risposte.
Nel frattempo a Foggia l’Amministrazione comunale, come ho scritto in un precedente articolo, “nella seconda decade di luglio 2016 ha approvato Il P.E.B.A. (Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche, per leggere l’articolo cliccare qui). Una mozione voluta fortemente ed esclusivamente dai Radicali foggiani dell’Associazione “Mariateresa di Lascia” che da anni, congiuntamente con altre realtà locali e semplici ma responsabili cittadini foggiani, tra cui alcuni giornalisti, me compreso, cercano di sensibilizzare le persone alla “Cultura per la Diversità” e non solo al rispetto delle leggi vigenti. Contestualmente, però, bisogna prender atto che affinché il P.E.B.A. venga totalmente rispettato il Comune deve far la sua parte, che non è solo l’applicazione delle leggi vigenti in materia, bensì la strutturazione di un piano di investimenti. Soldi che oltre ad essere forniti dalla Regione Puglia anche attraverso bandi europei, devono essere messi a disposizione a livello nazionale, dal Governo, tanto chiacchierone, quanto latitante sul fronte.
Il P.E.B.A., grande idea per soluzioni fattive, sempre che le amministrazioni le attuino. Nel frattempo, però, sarebbe meglio che chi governa Foggia inizi a eliminare questi inconvenienti. Un segno di razionale presa di coscienza e responsabilità verso la comunità e rispetto delle regole maggiormente di chi è obbligato a muoversi in carrozzella. Un esempio è dato da un documento che ritengo importante, un docu-film intitolato “CITTÀ ACCESSIBILE” …un progetto per abbattere le barriere” realizzato dal sottoscritto per l’associazione Le Crune Onlus e visionabile al link https://www.youtube.com/watch?v=J5y4I5k3oR0.
Basterebbe prendere esempio da chi ha già realizzato qualcosa in favore di tal problema.
Tuttavia, e bisogna ribadirlo giacché non sono nuovo a denunciare simili “oscenità pubbliche”, le Barriere Architettoniche bisogna abbatterle prima nella stesura dei documenti istituzionali e nelle menti di chi li scrive e poi nelle infrastrutture. Un aiuto, e lo ripeto, potrebbe essere l’APP per smartphone “No Barriere”, scaricabile gratuitamente da Google Play, realizzata dall’Associazione “Luca Coscioni per la libertà della ricerca scientifica”.
Resta, però, che a Foggia gli scivoli sono Barriere Architettoniche e non aiuti per chi è in carrozzella. Il Sindaco ne prenda atto giacché i suoi predecessori non hanno fatto nulla.
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