Gino Lisa-Regione…. mo’ basta

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Non è tanto il fatto in sé, ma il modo. Pubblicare in pieno agosto un bando per l’allungamento della pista dell’aeroporto di Bari Palese, da parte della stessa stazione appaltante che ha congelato la gara per l’allungamento della pista del Gino Lisa di Foggia, offende la pazienza e l’intelligenza di quanti si aspettavano invece risposte concrete a Foggia.
A far colmare la misura è questo eterno atteggiamento dei due pesi e delle due misure, la mancanza totale di trasparenza, la perdurante assenza di una cabina di regia che prenda sul serio la causa dell’aeroporto Lisa, la conferma che a Bari Foggia conta sempre meno, e che le istanze della Puglia settentrionale vengono considerate, se non con fastidio, con una insopportabile sufficienza.
Si riapre la ferita per la brutta uscita che qualche anno fa vide protagonista
l’allora governatore regionale pugliese, Nichi Vendola, che coniò il termine “foggianesimo”. Per amore di verità, va detto che i governi di centrosinistra guidati da Vendola hanno cercato di riequilibrare le politiche regionali molto di più di quanto non avessero fatto i governi di centrodestra a trazione salentina, ma quella uscita fu infelice. E, purtroppo, il problema di una regione che non riesce a diventare la Puglia, ma resta ancora le Puglie, è tutt’altro che risolto.
Ma la responsabilità non può essere addossata solo all’esasperata competizione tra i diversi territorio pugliesi, e all’incapacità del governo regionale a fungere da arbitro.
L’amarezza cresce di fronte alla constatazione del perdurante disinteresse di buona parte della classe dirigente foggiana. Non fosse stato per Annalisa Rizzo, la “fan” di Lettere Meridiane che ha segnalato il misfatto, la pubblicazione dell’avviso di gara sarebbe passata del tutto inosservata.
Tantissimi i commenti, tanta l’indignazione e le proteste.
Il più sorprendente dal punto di vista politico è quello di Angelo Riccardi, sindaco di Manfredonia, che affida il suo sdegno ad una parola sola: “Moldaunia”.
Difficilmente la ferma presa di posizione del primo cittadino sipontino smuoverà il Pd foggiano, sempre più filobarese, ma l’eventuale discesa in campo di Manfredonia nel movimento istituzionale che chiede il passaggio della Capitanata al Molise potrebbe spianare la strada al referendum.
Attualmente, l’iniziativa referendaria sostenuta dal comitato popolare di Gennaro Amodeo può contare sulle delibere favorevole di due comuni della pentapoli, come Foggia e San Severo, otto comuni dei Monti Dauni (Alberona, Carlantino, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio Valmaggiore, Celenza, Roseto Valfortore, San Marco la Catola e Volturino) e altri comuni della provincia (anche molto grandi) come Apricena, Ischitella, Peschici, Serracapriola e Torremaggiore. Secondo i dati diffusi dal comitato, i comuni aderenti rappresentano circa il 40% dell’intera popolazione provinciale.
L’eventuale adesione di Manfredonia costringerebbe la Provincia, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta referendaria nelle prossime settimane, a dire sì al referendum.
Ma torniamo all’aeroporto Lisa. Come ho già detto, sono tantissime le prese di posizione dopo la lettera meridiana di ieri, che dava notizia della pubblicazione del bando di gara per l’allungamento della pista di Bari Palese.
Pubblico il più rappresentativo, quello di Maurizio Antonio Gargiulo, presiedete del comitato Vola Gino Lisa, che ha condiviso il post di Lettere Meridiane aggiungendo il seguente commento

Caro Geppe Inserra hai assistito alla nascita del Gruppo Basta Chiacchiere e poi all’evoluzione del Comitato Vola Gino Lisa. In questo bando trovi tutte le nostre ragioni e tutti gli errori commessi da una classe politica (purtroppo la nostra) che al posto di tutelare negli anni le ragioni del territorio hanno permesso uno scippo dopo l’altro. Aeroporti di Puglia in se non è il problema. Loro fanno solo quello che a Bari si decide. La Regione in qualità di proprietaria dei 4 scali decide semplicemente dove direzionare le sue attenzioni. Bari e Brindisi sono le attenzioni principali , in barba ad una concessione che avrebbe dovuto portare un equo trattamento. Gli accordi con Enac (che oggi sembra fuori gioco) sono il punto da cui ripartire. Il territorio si svegli perché in ballo ci sono 3.500 posti di lavoro!

L’appello a svegliarsi è stato raccolto da numerosi internauti, tra cui il consigliere comunale Pasquale Cataneo. Ne darò contro domani.
Restano invece inevase le domande che lo stesso Gargiulo aveva posto pubblicamente poco prima di Ferragosto  sollecitando novità dalla Regione Puglia e da Aeroporti di Puglia Spa: “1) ci sono le nomine ufficiali degli esperti indicati e preannunciati dall’assessore Piemontese? 2) è stata individuata la nuova ditta per i lavori stante il fallimento di quella che aveva vinto il bando? con pazienza aspettiamo… non abusi Catilina!”
Adesso la pazienza ha proprio raggiunto il limite.

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Author: Geppe Inserra

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