Al danno adesso potrebbe aggiungersi la beffa. Il Pisa è stato escluso dalla Covisoc dal campionato di serie B. A renderlo noto è stato lo stesso club nerazzurro, in un comunicato societario in cui il sodalizio informa di avere “ricevuto comunicazione negativa da parte della Covisoc in merito ai requisiti richiesti per l’ottenimento della licenza nazionale necessaria per l’ammissione al campionato di serie B” e che “il parere negativo riguarda un mero vizio di forma relativo alla fideiussione richiesta”. La nota del Pisa afferma che “nei termini previsti dalla normativa federale (il ricorso da depositare entro le ore 19 di venerdì) la società provvederà a regolarizzare la propria posizione”.
La clamorosa decisione della Covisoc, organismo che vigila sulla regolarità finanziaria delle società calcistiche, è determinata da un inghippo sulla fidejussione presentata dal Pisa per l’iscrizione al torneo cadetto. Sembra, comunque, qualcosa di più di un semplice vizio di forma.
La Federcalcio ha reso noto che la procura federale “a seguito di segnalazione della Covisoc, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il legale rappresentante pro-tempore del Pisa Carlo Battini “per non aver documentato agli Organi Federali competenti l’avvenuto deposito della fideiussione bancaria a prima richiesta dell’importo di euro 400.000 nei termini stabiliti dalla normativa federale”.
La eventuale esclusione del Pisa dal campionato di serie B non comporterebbe automaticamente il ripescaggio del Foggia (anche se il buon senso ed un elementare criterio di sportività suggerirebbero di sì, visto che è la squadra rossonera l’altra finalista del play off).
Se la Covisoc confermerà la sua decisione, i criteri di ripescaggio non riguarderanno gli aspetti agonistici, ma quelli di regolarità finanziaria, e per giunta in riferimento al torneo 2014-2015, che vide il Foggia penalizzato di un punto per il mancato versamento dell’Irpef sugli stipendi pagati ai giocatori a gennaio del 2014.
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Cioè…. Nn abb possibilita' 😞