Undici anni fa, si spegneva Domenico Rosa Rosa, l’impareggiabile don Mimì che guidò il Foggia negli anni ruggenti della sua prima promozione in serie A, ingaggiando per la panchina Oronzo Pugliese, il leggendario Mago di Turi.
Oltre che il presidente del Foggia che sconfisse l’Inter, Rosa Rosa è stato tante altre cose per il capoluogo dauno: un esempio fulgido di onestà e di rettitudine, che ha contribuito non poco alla ricostruzione economica e morale della città, distrutta dalla guerra e dai bombardamenti.
Le poche volte che ho avuto il piacere di incontrarlo, mi hanno profondamente colpito la sua bonomia, l’ottimismo innato, ma soprattutto il senso di fiducia e di speranza che sapeva trasmettere a quanti avevano a che fare con lui.
L’esempio straordinario che ci ha lasciato è quello di un uomo che è riuscito a fare molte cose nella sua vita, sempre impegnandosi in prima persona. Un impegno quotidiano, incrollabile sostenuto da una tempra d’acciaio.
Sul suo profilo facebook, il figlio Gioacchino ha pubblicato un delicato ricordo del papà , che trascrivo di seguito:
Undici anni fa, a quest’ora, mio padre fu colto da un malore e non superò la notte. Undici anni senza di lui non sono stati facili, era il mio, il nostro, punto di riferimento. Era una persona saggia, modesta, generosa; forse inadatta a questi tempi, a questa gente, a questa persa eleganza del vivere. Per questo se ne è andato in silenzio, senza far rumore, senza pesare su nessuno. E sono certo che ci aspetta, senza nessuna fretta, su di un prato di nuvole che innaffia di tanto in tanto con l’amore che ha sempre avuto per le cose pure e per la natura. Ciao papà.
Hasta siempre, Presidente, ti ricordiamo con affetto e con nostalgia in una città che è fino ad oggi riuscita a dedicare appena un parco giochi, neanche una strada, a don Mimì, che vediamo in una foto scattata durante gli anni del Foggia di Pugliese, con Gioacchino.
La foto è tratta dal libro di Giovanni Cataleta, Il distintivo dalla parte del cuore, che raccoglie storie, racconti e cronache sulla “passionaccia” per il Foggia e che sarà presentato domani, venerdì 10 giugno alle 18, presso la Sala “Rosa del Vento” della Fondazione Banca del Monte di Foggia.
L’opera di Cataleta contiene un bel capitolo dedicato a don Mimì, e racconta il gustoso aneddoto che lo fece diventare il papà del Foggia. Ve lo racconterò, nei prossimi giorni.
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