C’era da aspettarselo. Il Giudice sportivo della Lega Pro, Pasquale Marino, ha usato la mano pesante, anzi pesantissima, nei confronti del Foggia: cinque giornate di squalifica dello Zaccheria, durante le quali i satanelli dovranno giocare a porte chiuse, 15.000 euro di ammenda, due giornate di squalifica a De Zerbi (“per comportamento offensivo verso l’arbitro durante la gara”), una giornata ad Agnelli, Di Chiara e Vacca, per doppia ammonizione.
Il giudice sportivo ha tuttavia riconosciuto anche le responsabilità del Pisa nell’aver esasperato il già torrido clima della partita: una giornata di squalifica è stata comminata a Gattuso, “per comportamento non regolamentare in campo e per aver assunto atteggiamento offensivo e provocatorio verso il pubblico locale”, una giornata anche a Varela, che era stato espulso dall’arbitro mentre si trovava in panchina essendo stato sostituito, “per comportamento scorretto verso un raccattapalle allo scopo di ritardare la ripresa del gioco.”
Magra consolazione, si dirà. Sul Foggia hanno pesato anche le ripetute recidive, puntigliosamente elencate dal giudice sportivo: ben 15 episodi che avevano già visto il sodalizio rossonero sanzionato durante il campionato.
I fatti di Foggia-Pisa, scrive il giudice sportivo nel suo provvedimento “costituiscono l’ultimo di una analoga, anche se meno grave, sequenza di eventi potenzialmente pericolosi per l’incolumità delle persone in campo”.
Queste ripetute recidive hanno indotto il giudice sportivo a calcare la mano punendo la società non solo per responsabilità oggettiva “in riferimento al comportamento dei propri sostenitori”, ma anche per responsabilità diretta della società stessa, “dimostratasi incapace durante l’intero Campionato di porre in essere la necessarie misure volte ad impedire che il reiterato comportamento dei propri sostenitori degenerasse nelle gravi ed intollerabili intemperanze qui descritte.”
Parole pesanti sulle quali occorrerà riflettere, per porre in essere tutte le iniziative necessarie a scongiurare che la storia si ripeta.
Il racconto degli incidenti che si legge nel verbale del giudice sportivo è raccapricciante: “già prima dell’inizio della gara, all’ingresso in campo per il sopralluogo, i tesserati della società Pisa venivano fatti segno da parte dei sostenitori del Foggia di un fitto lancio di oggetti, in particolare di bottigliette d’acqua semipiene ed alcune anche piene, una delle quali colpiva un calciatore, senza conseguenze”
“Anche durante la fase di riscaldamento – incalza il giudice sportivo – si ripeteva il lancio di vari oggetti fra i quali bottiglie di plastica piene d’acqua, una delle qual i colpiva il preparatore atletico della società Pisa, senza conseguenze.”
Poi il fattaccio: “Al 20’ minuto del 2° tempo di gara si ripeteva l’ennesima volta, da parte dei sostenitori del Foggia, il lancio di bottigliette semipiene d’acqua sul terreno di gioco, tra le quali una bottiglietta piena che colpiva alla testa l’allenatore del Pisa che rimaneva stordito e necessitava di cure mediche.”
Quella bottiglietta “piena” che secondo il giudice sportivo ha colpito l’allenatore del Pisa rappresenta l’unico spiraglio cui può appigliarsi il Foggia che verosimilmente presenterà ricorso.
Un video messo on line Foggia Città Aperta (potete vederlo a questo link) mostra chiaramente che la bottiglietta che ha colpito Gattuso al capo non era piena, e forse a parziale discolpa del Foggia può essere invocato anche un altro video di Foggia Città Aperta girato poco prima dell’inizio della partita, nel quale si vede una furibonda e plateale reazione di Gattuso all’accensione degli idranti, che non ha evidentemente contribuito a tener calmi gli animi.
Per i presto, il comunicato del giudice sportivo è un pesante atto di accuse nei confronti dei tifosi foggiani e della società rossonera,
“Tale ultima situazione generava uno stato di rissosa confusione tra i tesserati in campo, mentre i sostenitori del Foggia continuando nella loro attività di lancio facevano esplodere sul terreno di gioco un petardo nei pressi del portiere pisano, oltre al lancio di numerosi fumogeni sul terreno di gioco. Tale situazione costringeva l’arbitro a sospendere la gara per circa 10 minuti, durante i quali numerosi sostenitori del Foggia, dopo aver forzato un cancello invadevano il terreno di gioco prontamente respinti da addetti alla sicurezza e dalle forze dell’ordine.
Al termine della gara, regolarmente ripresa e terminata, si assisteva ad un ulteriore lancio di bottigliette piene e semipiene d’acqua da parte dei sostenitori del Foggia, una delle quali colpiva un calciatore del Pisa che rientrava negli spogliatoi, con conseguente stordimento dello stesso, che necessitava di cure mediche”.
Se il campionato 2015-16 è finito male, quello 2016-17 comincerà anche peggio. E a pagare saranno la società e i tifosi che vogliono sinceramente bene al Foggia. Cinque giornate da giocare a porte chiuse possono condizionare pesantemente il prossimo campionato rossonero.
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