Luigi Augelli: “Seconda stazione necessaria. Sbagliato dividersi.”

Si infiamma il confronto sulla ipotesi della realizzazione di una fermata o seconda stazione, sulla linea dell’alta capacità Bari-Napoli. Sostenuta dall’Amministrazione Comunale, che ha avviato un confronto con Rfi in proposito, avversata dalle organizzazioni sindacali, come abbiamo scritto, evidenziando le rispettive posizioni in una lettera meridiana di qualche giorno fa.
Ad intervenire nella discussione è adesso Luigi Augelli, presidente del comitato “Un baffo ferroviario per Foggia” che è da tempo uno dei maggiori sostenitori della idea della seconda stazione, e che al tema ha dedicato circa un anno fa un’assemblea pubblica.
Augelli ha mandato al sindaco di Foggia, al presidente della Provincia e ai segretari provinciali di Cgil Cisl e Uil una nota nella quale si schiera a favore della tesi del Comune di Foggia, con qualche differenziazione che riguarda soltanto il sito prescelto per la fermata o seconda stazione (sulla sinistra dell’attuale cavalcavia per Cerignola (guardando in direzione Bari) secondo il comitato, leggermente più decentrata, secondo quanto è venuto fuori dal confronto tra Rfi e il Comune di Foggia.
Per Augelli non ha più senso parlare invece della ipotesi di una seconda stazione a Cervaro (così come si legge nel documento sindacato, che motiva il “no” alla seconda stazione proprio con l’eccessiva distanza dal centro abitato)

Il sito individuato, già da oltre un anno dal “Comitato un baffo ferroviario per Foggia” – si legge nella nota – , a nostro avviso, è l’unico possibile per la costruzione della 2^ stazione e ciò dovuto alla sua lunghezza di oltre 400 metri, in quanto la fermata prevista nel progetto originario di RFI nella stazione di Cervaro, è venuta meno in corso d’opera. È stato modificato il tracciato ferroviario, sviluppando una grande deviazione della linea  subito dopo il Km 5- Salice Nuovo (all’altezza del Drive In, dove vi era il passaggio a livello attualmente chiuso al traffico dei mezzi ) , per cui la linea Foggia-Roma, da alcuni anni non passa più per la stazione di Cervaro.  Insistere sulla 2^ stazione a Borgo Cervaro è contraddire alla situazione di fatto in essere.

Non ha dubbi Augelli sulla importanza della infrastruttura, che giudica “utile e necessaria”. Così prosegue il presidente del Comitato:

Una 2^ stazione Ferroviaria, che consentirebbe un investimento di oltre 15-20 milioni di euro e che inevitabilmente incoraggerebbe altri investimenti, quali la riqualificazione urbanistica del territorio a Foggia Sud, la possibilità della eliminazione dell’attuale ponte di via Bari, un anno fa ritenuto non più sicuro, la costruzione di un sottopassaggio a due carreggiate, che consentirebbe l’ampliamento della zona soprastante a tutto vantaggio dello sviluppo della città. Tale progettualità determinerebbe milioni di euro di investimenti per una città che vive e soffre per una crisi economica-occupazionale mai registrata? La 2^ stazione è una infrastruttura utile e sempre utilizzabile, come dice l’Ing. Elia, che si allaccia e si collega magnificamente all’altra infrastruttura del TRENO-TRAM di Capitanata 2020.

Augelli conclude la nota facendo implicitamente capire ad istituzioni e sindacati che è il caso di superare i contrasti, e di adoperarsi invece affinché, incassato il risultato della seconda stazione, si possa aprire con Rfi un confronto più complessivo, anche per scongiurare il ridimensionamento della centralità di Foggia che l’azienda ferroviaria ha pervicacemente portato avanti negli ultimi decenni.

Una volta assicurato l’investimento della 2^ stazione Ferroviaria – scrive ancora Augelli – si potrà aprire un ulteriore confronto per:

  • assicurare il raddoppio e velocizzazione della linea ferroviaria adriatica;
  • evitare che la stazione di Foggia venga telecomandata da quella di Bari, i cui lavori sono stati già appaltati;
  • rivedere il vecchio progetto, già inserito nel bilancio 2009-2014 della Regione Puglia, di 450 milioni di euro, per la costruzione della direttrice LUCERA-CAMPOBASSO-ROMA, a cui manca la valutazione di impatto ambientale, mentre i progetti di fattibilità sono stati già eseguiti , il primo del 1925 ed il secondo dell’Ing.  Piero Muscolino ( Direttore del Servizio Movimento FS di Roma ) illustrato nel 1981 a Lucera in un convegno sui trasporti ferroviari, a cui parteciparono attivamente proprio le strutture  territoriali e regionali CGIL-CISL-UIL.  Basterebbe aggiornare tali progetti.

Nel formulare tali osservazioni e precisazioni  – conclude Augelli – si manifesta la speranza che comunque venga al più presto formalizzato una proposta unitaria e concreta che dia risposte alle istanze della Capitanata, per evitare che chi debba decidere ci debba tacciare di divisioni e di progetti non condivisi…….ancora una volta (Emiliano docet).

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Author: Geppe Inserra

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