Credo non ci sia immagine migliore di quella che illustra questo post per festeggiare la Repubblica, per farle gli auguri nel giorno del suo compleanno. Radiosa ma fragile, come può esserlo un passerotto che si posa sul filo spinato, a ricordarci che la democrazia è un valore, un bene che non si conquista una volte per tutte, ma va difeso ogni giorno, con lo spirito e con il desiderio di futuro di settant’anni fa.
Il disegno è di Umberto Romaniello, e fa parte di una serie di tavole con cui il bravo disegnatore foggiano ha illustrato uno dei più bei canti della Resistenza, Dalle belle città (noto anche come I ribelli della montagna).
La storia-canzone fa parte di un originalissimo esperimento attuato con successo lo scorso anno dall’editore Tempesta, che ha invitato un gruppo di disegnatori e fumettisti a raccontare e illustrare, con le loro matite, i canti popolari della Resistenza, raccogliendo i loro lavori nel volume Festa d’aprile. Storie partigiane scritte e disegnate.
Romaniello offre un efficace esempio di come si possano raccontare ai giovani i valori della Resistenza e della Democrazia, utilizzando il linguaggio universale delle immagini.
I disegni di Romaniello sono diventati una fotostoria realizzata e prodotta da L’Immagine Militante, laboratorio di linguaggio audiovisivo dell’Università della Libera Età Silvestro Fiore di Foggia, in collaborazione con Auser Volontariato, Anpi e Spi Cgil Foggia.
“Dalle belle città (I ribelli della montagna)” viene proposta nel racconto per immagini di Romaniello e nella bella esecuzione degli Ustmamò. Guardatela, ascoltatela, cantatela.
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