Augelli: “Per tutelare Foggia, necessaria la seconda stazione”

di Luigi Augelli
Finalmente si è aperto un minimo di dibattito sulla seconda stazione ferroviaria a Foggia Sud. La tristezza è che nasce solo ed esclusivamente sull’onda della decisione imminente da intraprendere.
Il Comitato “Un baffo Ferroviario per Foggia” è da oltre un anno che tiene vivo tale dibattito e lo ha fatto anche attraverso un’Assemblea Popolare il 9 luglio 2015 presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia, dove, purtroppo, abbiamo registrato molte delle assenze, oggi presenti nel dibattito.
La domanda oggi da porsi è: perché RFI e la Regione Puglia sono disponibili ad investire sulla 2^ stazione a Foggia Sud?

A tutti voi la risposta.
La risposta del Comitato è che si vuole percorrere, con treni no-stop, la tratta Bari-Roma e viceversa in sole 3 ore, come previsto nel progetto originale del 2006. Questi treni no-stop intercetteranno i treni Alta Velocità (frecce Rosse) sulla direttrice tirrenica, collegando in poche ore il Salento, Bari e speriamo la Capitanata con Bologna, Milano, Torino, in evidente concorrenza con l’aereo.
I treni no-stop Bari-Roma e viceversa potrebbero già sperimentalmente essere provati con i prossimi cambi orari, allorquando due delle attuali sei corse (oppure aggiungendone ancora due), bypasserebbero la stazione centrale di Foggia.
Mi chiedo: chi può vietare a RFI S.p.A. operazioni economico-aziendali tendenti a maggiori profitti derivanti da una scelta del genere?
Se dovesse restare unicamente la stazione ferroviaria centrale di Foggia daremmo l’alibi a RFI e Regione Puglia di dirci: “noi ve la volevamo dare la seconda stazione, ma per vostri problemi (come sempre…) non l’avete voluta”.
A chi ci rivolgiamo se tutto ciò dovesse verificarsi? Ai nostri Politici o Sindacati?
A chi ci stiamo rivolgendo per evitare che:
1)       l’intero traffico ferroviario della stazione di Foggia, già programmato con inizio lavori nel 2016, verrà telecomandato da Bari?
2)       neppure un euro dei 140 milioni di euro, finanziati dalla Regione Puglia, sia stato destinato alla realizzazione del progetto treno-tram dell’Area Vasta Capitanata 2020?
3)       soltanto 33 milioni di euro, dei 630 milioni di euro previsti nel patto Governo-Regione Puglia, sia stato destinato per la sistemazione delle strade dei Monti Dauni, mentre Bari 210 milioni di euro, Taranto 235 milioni di euro, Lecce 148 milioni di euro?
Quali iniziative vorranno suggerire i soggetti del dibattito in corso per far valere le proprie ragioni sulla seconda stazione ferroviaria?
Credo sia finito il tempo di parlare. È necessario passare a proposte concrete che coinvolgano gli stessi soggetti del dibattito, così come abbiamo fatto noi del Comitato “Un baffo ferroviario per Foggia”, quali per esempio organizzare una mobilitazione solidale della gente, nel tentativo di obbligare chi dovrebbe rappresentare gli interessi reali del territorio della Capitanata, a tutti i livelli, ad intervenire pesantemente a tutela del futuro dei nostri giovani, dalle continue mortificazioni che questo martoriato territorio subisce da oltre un trentennio.

Luigi Augelli
Presidente Comitato Spontaneo
“Un baffo ferroviario per Foggia”
http://unbaffoafoggia.altervista.org/

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Author: Geppe Inserra

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