Sono passati quasi trent’anni dall’ultima volta che un pugile foggiano è salito sul quadrato per giocare una chanche mondiale. Era il 18 dicembre del 1987 quando Salvatore Curcetti, figlio di Paolo che fu olimpionico a Roma nel 1960, a Capo d’Orlando affrontò il pugile sudafricano Brian Mitchell per la corona mondiale dei superpiuma. C’ero anche io, quella sera in Sicilia, e le cose non andarono bene per noi. Curcetti fu costretto al ritiro perché ferito all’arcata sopracciliare.
A vendicare quella delusione e a regalare una grande emozione agli appassionati foggiani di boxe potrebbe essere stasera Andrea Scarpa che alla 02 Arena di Londra si giocherà il titolo iridato WBC dei superleggeri (vacante) affrontando John Wayne Hibbert, avversario quanto mai temibile e favorito perché è inglese, quindi giocherà in casa.
Per Andrea Scarpa, 29 anni, titolare della corona intercontinentale Ibf dei pesi superleggeri, è davvero l’incontro della vita. Il pugile foggiano trapiantato a Torino (ma rimasto attaccatissimo a Foggia e ai colori rossoneri) avrà di fronte un pugile più esperto, fortissimo picchiatore.
L’impresa è difficile, ma non impossibile. Dalla parte di Andrea ci sono però l’altezza e un record di tutto rispetto: dal 2011, in pratica da cinque anni, Scarpa ha vinto tutti gli incontri che ha disputato infilando una serie di ben 11 vittorie. La dodicesima potrebbe essere quella più importante, e gli facciamo gli auguri di cuore.
Il match sarà trasmesso in televisione sulla piattaforma Sky, a partire dalle ore 20. Sul canale 204 di Fox Sport sarà possibile vedere l’intera riunione, che presenta un programma ricchissimo. L’incontro clou della serata opporrà Joshua a Breazale per il titolo mondiale dei massimi.
Andrea è nato a Foggia il 3 giugno del 1987, lo stesso anno in cui Curcetti tentò senza fortuna la scalata al titolo mondiale. Se n’è andato che aveva ancora pochi ricordi. Aveva sette anni quando si trasferì con la sua famiglia a Torino. Erano i tempi del Foggia di Zeman, e Andrea sperava di farsi un nome nel mondo del pallone, ma gli andò buca. Poi scopri la passione per la boxe grazie a uno zio, ex pugile della Taralli, pure lui foggiano, che per la prima volta gli fece varcare le soglie della palestra in terra piemontese. Tra Scarpa e i guantoni, fu more a prima vista, e niente fu come prima.
A Torino lo amano molto, ma lui non ha dimenticato Foggia, anzi, se la porta sempre nel cuore, la sua città natale.
Al termine dei suoi incontri vittoriosi è solito sfoggiare la splendida maglietta che vedete nella foto: “100% foggiano”. Un esempio di orgoglio foggiano che ci giunge dal lontano Piemonte, da un ragazzo costretto a lasciare Foggia, ma che non ha mai smesso di amarla.
Speriamo che stasera si parli foggiano anche a Londra.
g.i.
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