Foggia impazzisce di gioia, per la vittoria dei satanelli a Lecce (3-2), nella semifinale di andata dei play off di LegaPro. Una doppietta di Iemmello e un eurogol di Sarno hanno permesso alla compagine rossonera di sfatare una tradizione che li voleva sconfitti negli ultimi 23 anni allo stadio di via del mare a Lecce.
Con la bella vittoria, i satanelli mettono anche una serie ipoteca sulla finale. Comunque, sarà decisiva la partita di ritorno, che il Foggia giocherà domenica prossima, alle 20.45, allo Stadio Zaccheria. I gol segnati in trasferta non valgono il doppio: per conquistare la finale, il Foggia dovrà vincere, o almeno pareggiare.
La partita è stata telerasmessa in diretta da Telenorba, la cui conduttrice prima della gara ha commesso un piccolo quanto inconsapevole lapsus : evidentemente male informata da qualche foggiano, ha salutato il pubblico che a Foggia seguiva la sfida sul maxischermo in… piazza Lanza.
Sono almeno cinquant’anni che a Foggia non esiste più una piazza di tale nome. Soltanto qualche anziano, dalla memoria lunga, continua a chiamarla così. Piazza Lanza è infatti l’antico toponimo dell’attuale piazza Giordano. Fu intestata al grande compositore foggiano dopo la sua morte, dopo il 1948.
In realtà, il maxischermo era stato installato in via Lanza, che è il tratto iniziale dell’isola pedonale, attigua a piazza Giordano. La telecronaca è stata seguitissima tanto in… via Lanza, quanto nelle case foggiane, ed ancora una volta ha avuto torto la Rai a non trasmettere un derby pugliese così sentito e importante.
Il piccolo lapsus è frutto anche dei continui cambi toponomastici vissuti dalla piazza.
Nel 1871, era stata invece dedicata all’insigne medico ed umanista Vincenzo Lanza. Vi ospitava anche la statua, successivamente trasferita nella villa comunale, per far posto, dal 1928, al Monumento ai Caduti, che venne inaugurato dal Re.
Nel 1961, il Monumento è stato trasferito in Piazzale Italia e la piazza ha assunto la forma odierna, con il monumento dedicato a Umberto Giordano ed alle sue opere.
Nella foto, una rara immagine di piazza Lanza com’era una volta, quando non erano ancora stati abbattuti, per fare posto al Palazzo degli Uffici Statali, l’orfanotrofio Maria Cristina e la Chiesa di San Ciro, che si notano sullo sfondo.
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