Maurizio De Tullio mi scrive a proposito della lettera meridiana Provincia di Foggia più bella d’Italia, lo dice World Inside Pictures. È un commento interessante, che merita una risposta ragionate. Potete leggerla dopo le considerazioni di De Tullio.
Caro Geppe, vorrei tanto capire cosa s’intende quando parli – a proposito di quella di Foggia – di “provincia più bella d’Italia”.
Che lo dica il World Inside Pictures può sicuramente far piacere, ma parliamo alla stregua di un… appassionato di cartoline, perché alla fine grosso modo questo è!
La Capitanata intanto è in buona compagnia con due locations – basta rileggere la classifica – non solo come Capri ma anche come la provincia di Brescia!
Ma il punto è un altro, da me sollevato altre volte (sulla rivista “Diomede” del febbraio 2010 per es.): questi grandiosi spot gratuiti fanno più bene o più male al Gargano e alla Capitanata? In una logica pubblicitaria certo che fanno bene, ma in quella promozionale ci penserei su due volte, perché non è più la cartolina che parla ma il territorio con i suoi “im-prenditori”, la qualità delle strade e dei servizi, il wifi (o lo stesso internet) che in molte zone è ancora di là da venire, la scarsa conoscenza delle lingue degli operatori e molto altro, come le famose ‘Bandiere Blu’.
Sono anni che non ci vengono più riconosciute (come anche quest’anno) o lo sono in numero molto inferiore rispetto al passato.
E allora, se vogliamo giocare, va bene: siamo la provincia più bella d’Italia d’Italia. Ma se dobbiamo entrare nel merito delle questioni, non scherziamo ragazzi!!
Cordialmente
Maurizio De Tullio
Ho trascorso tanti anni della mia vita professionale, gli anni più belli, a raccontare la bellezza della nostra terra. E ben prima che lo dicesse World Inside Pictures, ero persuaso che la Capitanata sia tra le province più belle d’Italia se non d’Europa. Ovviamente la bellezza è un concetto opinabile e di per sé sfuggente, ma la provincia di Foggia possiede peculiarità ed unicità che non possono essere smentite.
Per estensione territoriale è tra le province più grandi d’Italia. La varietà geografica e paesaggistica declinata dal Tavoliere, dal Gargano e dai Monti Dauni ne fanno a tutti gli effetti una provincia- regione. È un naturale scrigno di biodiversità dovuto alla presenza di habitat che in nessun’altra parte si trovano concentrati come da noi: l’arcipelago delle Tremiti, la costiera garganica, le lagune di Lesina e Varano, il lago di Biccari, le zone umide di Siponto e le saline di Margherita, la Foresta Umbra con le sue faggete, il bosco dell’Incoronata (il più grande bosco di pianura d’Italia), il Tavoliere con la sua luce, amata da registi e cineasti, i Monti Dauni con i loro ineffabili silenzi. E poi, la rete diffusa di testimonianze del passato, dalla Grotta Paglicci di Rignano Garganico, alla Fortezza sveva di Lucera, dal Duomo romanico di Troia, con il suo rosone asimmetrico, ai Grifoni di Ascoli Satriano dalle Stele Daunie di Manfredonia, al Rione Medievale Fossi ad Accadia, fino al Santuario dell’Arcangelo Michele a Monte Sant’Angelo, recentemente riconosciuto patrimonio dell’umanità.
Lo ammetto: bellezza è un concetto opinabile, soprattutto quando non è percepita, quando non la si vede, e non la si sente.
Sono d’accordo con molte delle considerazioni svolte da Maurizio circa il fatto che una cartolina non sia in se stessa un attrattore, e che per attrarre visitatori e turisti, un territorio deve possedere altre qualità ed altra dotazione, oltre la bellezza tout court.
Ma credo che molti dei problemi nascano proprio in questa nostra incapacità di vedere la bellezza, di sentircene orgogliosi, di difenderla e tutelarla come un dono del Cielo, da custodire e da tramandare alle generazioni che verranno.
Geppe Inserra
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