Gianni De Maso, studioso dei ricchissimi “dialetti architettonici del Gargano”, sintetizza con questa immagine che regala una profonda emozione, il passaggio del brano di Corrado Alvaro sui comignoli del Gargano, pubblicato qualche giorno fa su Lettere Meridiane.
Qua e là nelle valli – ha scritto Alvaro – , spuntano certi enormi comignoli, e non se ne scorge l’abitazione. ma non c’è traccia d’uomo se non questi enormi camini della forma di torri, di campanili, di lanterne, di vecchi casolari, bianchi come la pietra, e un filo di fumo annunzia che qualcuno è vivo là sotto, chiuso come un minatore.– Questi camini dicono tutto: il vento che tira, il freddo d’inverno, la bisogna del pane.
Per il comignolo di Monte Sant’Angelo, De Maso ringrazia Delia Leone, autrice della straordinaria fotografia. Delia Leone, a sua volta, ringrazie Gianni: “sono contentissima di aver aggiunto un tassello al tuo lavoro, e straordinario è solo il tuo lavoro.”
Parole e immagini di rara suggestione e profonda bellezza.
Gianni De Maso è riuscito con le sue immagini a dare corpo e spessore visivo alle suggestioni suscitate da Corrado Alvaro.
Viviamo davvero in un territorio di pregio straordinario. Ma com’è che non ce ne accorgiamo?
Views: 95