Il consigliere comunale Pasquale Cataneo ha pubblicato sulla bacheca della pagina facebook di Lettere Meridiane una nota nella quale risponde a Alberto Mangano, fondatore ed animatore del Comitato per il monumento alla vittime del bombardamenti del 1943.
All’origine della discussione c’è l’arredo del nuovo terminal bus in piazzale Vittorio Veneto, a fianco alla stazione.
Cataneo, consigliere comunale della maggioranza che sostiene Landella, ha proposto il trasferimento negli spazi del terminal da “arredare”, della locomotiva attualmente ubicata tra il boschetto ed il parco giochi della villa comunale. Un monumento simbolico che nel corso degli anni si è degradato, anche per una infelice collocazione, come dimostra la foto sopra.
Mangano ha ricordato a Cataneo ed allo stesso Landella, l’impegno che il primo cittadino aveva assunto nei confronti del comitato, indicando proprio l’area del terminal come lo spazio destinato ad ospitare il Monumento, realizzato ad iniziativa del Comitato e con il contributo volontario dei cittadini che hanno partecipato alla raccolta fondi.
L’amministrazione Landella mantiene buoni rapporti con il Comitato, come dimostra anche il protocollo d’intesa stipulato tra il Comune, il Comitato e l’Accademia di Belle Arti, che ne sta curando la progettazione.
Ecco che risponde risponde Cataneo a Mangano, per il tramite di Lettere Meridiane.
Per natura e per formazione preferisco, i fatti alle parole e quindi “herbis non verbis”. Sulla memoria delle Vittime dei bombardamenti del ’43 nella mia famiglia perirono, con una bomba caduta a via Salomone, oltre ai miei bisnonni Pietro Cataneo e Saveria Conticelli, altri 5 parenti di cui due bambini. E la memoria non è dispersa come, purtroppo, invece fu mio nonno delli Carri Michele nella campagna dell’Esercito Italiano in Russia.
Chi scrive non antepone nulla alla storia, anzi, si è fatto promotore, nell’ambito del ruolo di consigliere comunale di una proposta formale, presentata all’attenzione del Consiglio comunale di Foggia quale primo firmatario, che ha raccolto la condivisione di altri 24 colleghi, che ringrazio per la fiducia e il sostegno concretamente fornito con la sottoscrizione. Nel merito non entro per il rispetto che ho della volontà popolare e della discussione in aula, nella quale si esprimono e votano i suoi rappresentanti, ma posso anticipare che non abbiamo dimenticato la storia, anzi, non l’abbiamo lasciata nei sotterranei, nell’oblio e nel degrado o senza ricordo e visibilità!
Fin qui le considerazioni di Cataneo, che aggiungono alla discussione in atto storie e punti di vista nuovi. Ma perchè non convocare, sulla questione, una conferenza di servizio che verifichi la possibilità di mettere tutti d’accordo? Le posizioni, d’altra parte, non sembrano così distanti…
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