Rappresenta un pezzo fondamentale della storia foggiana, ma i foggiani non lo conoscono. E sono tante le responsabilità della progressiva rimozione dalla memoria collettiva della città della Chiesa , del Convento dei Cappuccini e dei prodigiosi eventi che in esso si sono verificati, a cominciare dalla prima apparizione della Madonna dei Sette Veli, il 22 marzo 1731.
La mappa del Crivelli |
Una rara foto della Cappella Celentano |
Il sito com’è attualmente, con i ruderi che si intravedono sotto l’arena |
”vi fu ancora un segno di speranza per la sua rinascita nel 1952, quando i padri Cappuccini ritornati in possesso dei vecchi stabili, per un momento pensarono di restaurare il convento e di inglobarlo in un complesso di più grandi dimensioni, comprendente fra l’altro una nuova chiesa. Purtroppo, nonostante fosse stato redatto ed approvato un apposito progetto, esso non ebbe attuazione pratica, poiché per esigenze di culto si ritenne più opportuno trasferire ogni iniziativa nella nuova, zona d’espansione della città, ove appunto, in via Lecce, furono costruiti dal 1954 al 1962 il convento e chiesa dell’Immacolata. Questa realizzazione segnò la fine del vecchio complesso di via Cappuccini che invece poteva e doveva essere salvato ad ogni costo, non fosse altro perché costituiva un monumento importante per Ia storia sacra e civile della nostra città”.
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