Si profila una intesa per l’arredo degli spazi del nuovo terminal per i bus della stazione ferroviaria. La società civile e la politica discutono, ed è senz’altro un bene, in una città dove si discute troppo poco.
L’ultima parola spetta, com’è ovvio che sia, al consiglio comunale, ma il confronto tra le diversi ipotesi apertosi sul social è approdato ad una positiva conclusione.
L’ultima parola spetta, com’è ovvio che sia, al consiglio comunale, ma il confronto tra le diversi ipotesi apertosi sul social è approdato ad una positiva conclusione.
Presso il terminal bus potrebbero trovare posto tanto il Monumento alle Vittime dei bombardamenti del 1943, quanto la locomotiva-monumento al ferroviere, ubicata attualmente in villa comunale, tra i boschetto e il parco giochi.
È appena il caso di sottolineare che si tratta di due simboli, entrambi profondamente legati alla storia della città, tratti costitutivi della sua identità più profonda.
È appena il caso di sottolineare che si tratta di due simboli, entrambi profondamente legati alla storia della città, tratti costitutivi della sua identità più profonda.
L’idea di collocare nella nuova struttura il Monumento era il frutto di una intesa raggiunta tra il sindaco di Foggia, Franco Landella, e il Comitato per il Monumento alle Vittime del 1943, presieduto da Alberto Mangano.
La proposta di sistemarvi la locomotiva era partita invece dal consiglio comunale Pasquale Cataneo e aveva suscitato qualche risentimento in Mangano, preoccupato che potresse trattarsi di una idea laternativa rispetto al monumento.
La proposta di sistemarvi la locomotiva era partita invece dal consiglio comunale Pasquale Cataneo e aveva suscitato qualche risentimento in Mangano, preoccupato che potresse trattarsi di una idea laternativa rispetto al monumento.
Ma è stato proprio Cataneo a precisare che le cose non stanno così, in un commento pubblicato sulla pagine di Lettere Meridiane in cui ha scritto: “Gentile Geppe Inserra mi permetto di fare due domande “coram populo” di fb …. Lei conosce il testo della Mozione presentata? È sicuro che ci sia contrasto con quanto ha finora affermato Alberto Mangano e la nostra proposta in merito?”
Toni molto distesi, come si vede, che lasciavano pensare che la proposta contenuta nella mozione sottoscritta da Cataneo ed altri consiglieri di maggioranza non sia affatto alternativa all’allocazione del monumento alle vittime della tragica estate del 1943 nel terminal bus.
A chiarire definitivamente il tutto ci ha pensato alla fine proprio il presidente del Comitato per il Monumento, Alberto Mangano: “da quello che ci siamo detti io e Cataneo qualche giorno fa, la proposta dei consiglieri si affianca a quella del monumento che viene citato anche nell’ordine del giorno.”
A chiarire definitivamente il tutto ci ha pensato alla fine proprio il presidente del Comitato per il Monumento, Alberto Mangano: “da quello che ci siamo detti io e Cataneo qualche giorno fa, la proposta dei consiglieri si affianca a quella del monumento che viene citato anche nell’ordine del giorno.”
Ottima cosa, tenuto conto anche della necessità di assicurare una sistemazione più dignitosa alla locomotiva. Come si legge su Wikipedia, si tratta di una locomotiva della serie 880, precisamente è la 880.009 ed è “esposta all’aperto nella villa comunale di Foggia in ricordo dei ferrovieri caduti durante i Bombardamenti di Foggia del 1943.”
Bella la testimonianza lasciata sulla bacheca del gruppo La Foggia che vogliamo da Rosy la Rosa che scrive: “Quella locomotiva sta più di 35 anni li, è stata costruita da mio suocero con i suoi operai delle officine di Foggia, che ha dato il sangue per farla diventare un monumento. Ricordo mio suocero come si avvelenava quando vi salivano dei tipi poco raccomandabili. Credo che questa locomotiva si doveva mettere in un museo, e non in villa, alla mercé di tutti. “
Bella la testimonianza lasciata sulla bacheca del gruppo La Foggia che vogliamo da Rosy la Rosa che scrive: “Quella locomotiva sta più di 35 anni li, è stata costruita da mio suocero con i suoi operai delle officine di Foggia, che ha dato il sangue per farla diventare un monumento. Ricordo mio suocero come si avvelenava quando vi salivano dei tipi poco raccomandabili. Credo che questa locomotiva si doveva mettere in un museo, e non in villa, alla mercé di tutti. “
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