La poesia del primo ponticello sulla Ferrovia Garganica

Ho scoperto con piacere da qualche giorno di avere, tra i più affezionati ed entusiasti lettori di Lettere Meridiane, il direttore generale della Ferrovie del Gargano, Vincenzo Germano, che “si rivela” commentando con bellissime parole l’immagine della stazione di Calenella, che assieme alle altre scattate da Rodolfo Longo a San Menaio fa parte del filmato pubblicato qualche giorno fa: “Bellissime le immagini, si vede perfettamente la ferrovia Garganica, ultimo baluardo a difesa di una scellerata cementificazione.”
Per sdebitarmi e ringraziare Vincenzo e tutti gli amici e i lettori di Lettere Meridiane che hanno apprezzato l’iniziativa, ecco un’altra fotografia che sicuramente gli farà piacere.
È tratta, come le altre, dalla archivio fotografico del Fondo Ester Loiodice custodito dalla Biblioteca Provinciale di Foggia.

La fotografia è intitolata, come si legge in un’annotazione scritta a mano sul retro, Il primo ponticello sulla ferrovia garganica.
Autore dello scatto è Nicola Benvenga, un fotografo di San Severo che ha operato nella prima metà del secolo scorso. L’immagine è databile nei primi trent’anni del Novecento (forse Germano può contribuire a una datazione più precisa).
Nonostante la sua finalità prevalentemente documentale, l’immagine non è priva di una sua poesia, e testimonia quale impatto deve avere avuto, ai fini del superamento della endemica condizione di isolamento delle popolazione garganiche, la costruzione della Ferrovia Garganica e delle sue infrastrutture.
Potete scaricare la fotografia ad alta risoluzione cliccando qui.

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Author: Geppe Inserra

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