Ecco com’era la Casa del Contadino

Quella che illustra il post è probabilmente la sola immagine della Casa del Contadino, l’attuale Camera del Lavoro della Cgil. che sorge in via della Repubblica. Il palazzo venne inaugurato l’1 dicembre del 1940 dal presidente della confederazione fascista dei lavoratori dell’agricoltura, Vincenzo Lai, e fu l’ultima opera realizzata dal regime nell’ambito del progetto della “grande Foggia”.
La penuria di immagini è dovuta essenzialmente al fatto che l’edificio, così come lo vediamo nella fotografia scattata proprio nella giornata inaugurale, ebbe una vita assai breve. I bombardamenti dell’estate del 1943, che si accanirono con particolare ferocia nella zona del piano delle Fosse e di via della Repubblica, lo danneggiarono irreversibilmente.

La foto, tratta dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 3 dicembre 1940, dimostra che l’edificio è abbastanza, ma non del tutto fedele, al progetto originario che vediamo qui a fianco, nella immagine presa in prestito dal bell’articolo di Raffaele De Seneen e Romeo Brescia su Foggia Racconta
Ci si era sempre chiesti, in particolare, se era stata effettivamente innalzata la torretta prevista dal progetto originario. La risposta è sì, una torretta fu effettivamente realizzata ma di un’altezza assai più contenuta di quanto era stato previsto, e soprattutto senza la scritta che doveva recitare: “La vera fonte la vera origine di tutte le attività umane è la terra”.
La bomba che danneggiò pesantemente il palazzo colpì proprio la torre, come si evince confrontando la foto di sopra con quella qui sotto, che mostra la situazione attuale, tratta dal sito Foggia in guerra.
A suo modo la Casa del Contadino intendeva essere un modello di servizio pubblico. Come si legge nel sito della Cgil, che ha “ereditato” la struttura, “presso la Casa del contadino erano ubicati la sede dell’Unione, della Cassa Mutua di malattia per i lavoratori agricoli (comprendente un attrezzato ambulatorio), l’Ufficio di zona e l’Ufficio comunale di collocamento.  Durante la guerra l’edificio fu requisito ed adibito ad alloggio delle truppe tedesche. Subì gravi danni in seguito ai bombardamenti, con il crollo di un’intera ala del palazzo. La struttura attuale -dopo la Liberazione assegnata alla CGIL- ospita la Camera del Lavoro Territoriale.”
Le notizie pubblicate nel sito sindacale sono tratte dal bel libro di Isabella di Cicco, “Architettura a Foggia in epoca fascista”,  edito dal Comune di Foggia nel 2003. 

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Author: Geppe Inserra

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