Una vita intera dedicata al Foggia. Con Enrico Leone Rossetti non se ne va soltanto il tifoso più grande che la squadra rossonera abbia mai avuto. Scompare un pezzo del cuore di Foggia, della sua memoria, della sua storia.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di volergli bene, quando la sorte aveva cominciato a ventagli le spalle. Quando alla Provincia mi occupano di cultura, collaboravamo nella organizzazioni di spettacoli musicali per gli ospiti dell’ospedale Don Uva.
Era generoso, Leone, popolarissimo tra i tifosi. Era un po’ il factotum dei servizi logistici dello Zaccheria e quindi lo si vedeva domenicalmente impegnato. Poteva naturalmente succedere che un giocatore saltasse una partita per infortunio o squalifica, lui no: era sempre al suo posto.
Non ho mai capito bene se e quali compiti istituzionali rivestisse nell’organico societario, ma prima durante e dopo le partite di Foggia lo si vedeva fare di tutto: ripassare le righe bianche col gesso, coordinare i raccattapalle, ogni tanto lasciarsi andare a plastici tuffi sull’erba del campo per bloccare il pallone per restituirlo più in fretta, soprattutto se la squadra stava attaccando.
Ricordo che una volta venne alle mani con un altro raccattapalle, per ragioni mai chiarite. Sta di fatto che i due se le suonarono di santa ragione tra il sollazzo generale dei tifosi, e così a lungo, da costringere l’arbitro a interrompere la partita, per dare modo ai calciatori e alle forze dell’ordine di intervenire e dividerli.
Sul social network uno stati veramente tantissimi i messaggi di compianto e di cordoglio. Su tutti quello del suo fraterno amico Gianni Pirazzini, capitano del Foggia e di tante battaglie, che vediamo seduto sulla panchina dello Zaccheria assieme a Rossetti nell’immagine sopra.
“Voglio ricordare il mio amico Leone – ha scritto Gianni sul suo profilo facebook – anche lui ci ha lasciati, un altro pezzo di storia e di folclore del Foggia che se va. Ciao Leone R. I. P.”
Dall’album dei ricordi e delle foto di Gianni Pirazzini tanti momenti vissuti insieme: il più bello e il più incredibile lo vedete qui a fianco, ed è bello poter dire che c’ero anche io: l’esultanza di Rossetti, che si lancia in campo a festeggiare il capitano e i suoi compagni, dopo la rete segnata all’88° al Pescara, vittoria che fruttò ai satanelli la promozione in serie A: Rossetti è letteralmente sommerso dai giocatori festanti.
“E qui si vede tutto l’amore per il Foggia – commenta Pirazzini –. Leone gioisce insieme a noi dopo il mio goal all ‘ 88 esimo contro il Pescara. Ne avrei tante da raccontare ma sarà lui a raccontarle ai suoi amici lassù in cielo. Ciao Grande amico mio R. I. P.”
Grande Gianni, grande Leone Rossetti.
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