Macroregione, firmato l’accordo: la Capitanata deve svegliarsi

Sempre attento e vigile sui problemi che riguarda lo sviluppo ed il futuro della Capitanata, Franco Antonucci scrive a me e ai lettori ed amici di Lettere Meridiane per informarci che “ieri, 15 ottobre 2016, presso l’Aurum di Pescara è stato siglato il Patto della Macroregione adriatica per l’interconnessione comunitaria con l’Est Adriatico.”
“Era presente – aggiunge Antonucci – il Governatore della Puglia, Michele Emiliano. L’obiettivo è quello di rendere più veloce e flessibile l’intero Corridoio Adriatico (da Nord a Sud), nei confronti delle relazioni trans-balcaniche nel “lago” dell’Adriatico, che avvicina sempre più le sponde frontaliere.” 
Secondo Antonucci, “problema primario e prioritario è quello della eliminazione delle strozzature che al Sud e nella provincia di Foggia in particolare, non sono poche.
Ma quali sono le altre e più generali prerogative essenziali che la Capitanata deve “difendere”, per assicurare una propria presenza strategica in un contesto regionale, che non sempre equilibra le situazioni di una Regione troppo lunga, facilitando certe “marginalità”, volute o determinate da disattenzioni interne? E come? E Quando?
Capitanata Cerniera strategica nord-orientale del Meridione. Capitanata Raggiera lunga Inter-Territoriale. Capitanata nodo di intersezione mediana tra Dorsale adriatica e Trasversale Tirreno-Adriatica. Polo logistico integrato di Incoronata (Scalo ferroviario intermodale). Porto Alti Fondali di Manfredonia, grande struttura dalla stessa Regione dimenticata… Come vegliare sulla vicenda?”
Vegliare sulla vicenda prima di tutto rialzando la soglia dell’attenzione verso i grandi temi dello sviluppo, che sembrano finiti nel dimenticatoio.
Gli interrogativi che si pone il tecnico foggiano sono pesantissimi, e riguardano temi nevralgici per il futuro della Capitanata. In buona sostanza, la provincia di Foggia dovrebbe (deve) decidere quali delle opzioni indicate da Antonucci scegliere e praticare. Ma per scegliere occorrerebbe una politica pensante, veramente pensosa del futuro.
Il disegno che illustra il post è tratta dalla presentazione di un seminario che si è svolto qualche settimana fa sul tema “come comunicare la macroregione”. 
L’immagine mostra come il Gargano venga del tutto tagliato fuori dal corridoio, compreso quel porto di Manfredonia che potrebbe diventare, invece, un tassello decisivo nelle politiche di interconessione.  La sfida è importante, forse decisiva. La capacità di veglia invocata da Antonucci pare però, ahoinoi, oltremodo bassa. 

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Author: Geppe Inserra

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