Lettl mentre dipinge Masseria Tuori |
“Comprammo un terreno a Siponto, nel Golfo di Manfredonia, direttamente sul mare, perché
secondo le informazioni del mio atlante geografico dei tempi di scuola, lì piove meno che
altrove, e ci costruimmo una casa. In giardino c’era un sacco di lavoro da fare, perché all’inizio
c’erano solo cardi e altre cose spinose, ma nel frattempo è quasi pronto, con uno stagno di ninfee, cipressi, palme e pini e tutto quel che cresce e fiorisce nel sud.
Le pareti della casa erano ancora vuote, cosa per noi atipica. Così presi il mio vecchio cavalletto,
andai in giro per i dintorni e dipinsi quadri del paesaggio. Questo è veramente il contrasto più estremo: queste pitture impressioniste e le composizioni surrealistiche che io dipingo normalmente.”
Così Wolfgang Lettl, pittore tedesco il cui percorso estetico è suddiviso tra il surrealismo e l’impressionismo, racconta il suo arrivo a Manfredonia. Alla scelta della città sipontina quale secondo domicilio dette una mano il destino: l’artista aveva letto sulla Süddeutsche Zeitung una inserzione pubblicitaria in cui veniva messo in vendita un lotto di terreno edificabile, vicino Manfredonia. Era il 1972. Un anno più tardi Wolfgang si trasferiva con sua moglie Franziska a Siponto. Vi sarebbe rimasto per oltre vent’anni, fino al 1995.
La casa di Wolfgang Lettl a Siponto |
Lettl non si sarebbe limitato soltanto a dipingere bellissimi paesaggi o nature morte o nudi in cui avrebbe usato come modella sua moglie. Siponto doveva stimolargli la creatività, l’ispirazione.
“Qui sono nati negli anni 1975-1995 – si legge nella scheda dedicata al periodo sipontino nella sezione riservata alla collezione Lettl del Google Cultural Institute – non soltanto i dipinti impressionistici, ma, a partire dal 1986 anche molti dei suoi dipinti surrealistici.” “Il periodo trascorso lì con sua moglie Francesca dal 1973 al 2005” è stato “uno dei più felici della sua vita.”
A guardarli oggi, i suoi paesaggi sipontini fanno sgorgare una vitalità prorompente, una ricchezza cromatica avvolgente, una solarità davvero stupefacente.
Dipingere quei paesaggi dalla prospettiva e secondo i canoni estetici tipici dell’impressionismo fu per il surrealista Lettl una scelta obbligata: era una questione di luce, la stessa luce che alla fine dell’800 aveva rapito i pittori che a Parigi avevano dato vita a quella corrente artistica. “L’Italia rimase relativamente non toccata dall’impressionismo – scriverà l’artista nella presentazione ad una mostra in cui vennero esposte tutte le sue opere impressioniste – e la Puglia, nel suo isolamento, quasi del tutto. L’ultimo stile era stato il barocco spagnolo e dopo fiorì in larga parte il dolce kitsch. Il paesaggio nella sua splendida luce e nella sua aspra bellezza rimase non scoperto.”
Lo scopre, e benissimo, Wolfgang Lettl: a guardarli oggi, i suoi paesaggi garganici tradiscono una vitalità prorompente, una ricchezza cromatica avvolgente, una solarità davvero stupefacente.
Peccato che le tracce lasciate dall’artista siano sparute. Rade reazioni ha suscitato la lettera meridiana in cui ho raccontato la storia dell’opera più celebre dipinta da Lottl a Manfredonia, Aufforderung zum Staatsstreich, divenuta simbolo dell’unificazione delle due Germanie. Ricapitolando, per quanti non l’avessero letta, l’artista aveva utilizzato quale modello (a sua insaputa), un integerrimo funzionario dell’Asl di Foggia, il dott. Giacomino Vascello, divenuto quindi il solo foggiano che abbia seppur involontariamente contribuito ad abbattere il Muro. Tra Lettl e Vascello c’erano cordiali rapporti di amicizia, segno che il buon Wolfgang una vita sociale doveva avercela, nei periodi in cui dimorava nella casa di Siponto.
Ma non sembra esser rimasto granché. A dirla tutta, Wolfgang Lettl è del tutto assente nella memoria collettiva della città sipontina e visto il rinnovato interesse che l’amministrazione comunale guidata da Angelo Riccardi ha manifestato verso l’arte, sarebbe forse il caso di studiare iniziative rivolte a pagare il debito verso il grande artista tedesco, che amò Manfredonia e Siponto d’un amore profondo e incondizionato, cominciando per esempio col dedicargli una strada.
Franziska che passeggia sulla battigia |
Tanti i mi piace alla lettera meridiana ma pochi ricordi, se non quello di Alessandro D’Apolito che è però davvero bello, per il coinvolgente entusiasmo che traspira: “Ho avuto la fortuna di conoscere Lettl e di condividere con la sua famiglia, i migliori anni della mia vita. Entrare nella sua villa agli Sciali significava entrare in un mondo….”surreale”! Conosco quel quadro e molti altri. “
Si lamenta, invece, Nardino Mastroluca postando il suo deluso commento sulla bacheca del gruppo Manfredonia ricordi forever: “Quanto ne sappiamo poco della storia della nostra città.”
Wolfgang Lettl |
Per fortuna, il periodo sipontino nella vita di Wolfgang Lettl, è stato così ricco ed intenso che le tracce lasciate sia sul web, sia nel musei fisici e virtuali che ospitano le sue opere sono addirittura massicce.
Tanto per cominciare, a questo link, è possibile guardare un bel filmato che oltre ai più pregevoli dipinti realizzati dall’artista tedesco durante i suoi soggiorni sulle rive del golfo, fa vedere le opere più significative che riguardano Manfredonia e il Gargano e si chiude con un’insolita immagine dell’artista, emulo del suo connazionale Federico II. Wolfgang vi è mostrato mentre caccia con un falcone, alla maniera dell’imperatore svevo
Nel sito dell’artista, i paesaggi impressionisti pugliesi occupano una specifica sezione, intitolata Apulien. Sono in tutto 77 opere. 12 quadri riguardano Manfredonia , 8 paesaggi di Siponto. Altri 8 vengono etichettati semplicemente come Gargano. A solleticare in modo particolare la creatività di Letto furono le fattorie: 16 le opere che ricadono in questa categoria. 12 i paesaggi, 6 le tele che riguardano le spiagge, 8 ritraggono invece la moglie dell’artista, Franziska, in diverse pose. Cinque le nature morte, due opere sono invece rispettivamente intitolate Zapponeta e Ofanto.
Il Google Art Project riserva a Wolfgang Lettl un’ampia sezione. Vi raccomando caldamente di visitarla, perché qui è possibile ammirare le opere ad altissima risoluzione, quasi come se le si vedesse dal vero.
Nella sezione è presenta una mostra tematica, Playing with dimensions, e una ricca galleria di quadri, in tutto 94.
A conferma della importanza che il periodo sipontino ha avuto nel percorso artistico complessivo dell’artista tedesco, anche qui sono massicciamente presenti i paesaggi garganici. Vi suggerisco in particolare, Santa Maria di Siponto, Riviera Sud, Manfredonia, Pertuso del Monaco , Manfredonia, molo di ponente, Masseria Tuori.
Tra le opere che è possibile ammirare ad alta risoluzione (basta scorrere con la rotellina del mouse sull’immagine, per ingrandirla o rimpicciolirla), non manca ovviamente quella su cui mi sono soffermato il precedenza, la celeberrima Aufforderung zum Staatsstreich.
Buona visione.
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