Dopo la positiva, e prima, esperienza dello scorso anno, nel calendario Foggia 2016, lo sguardo di Michele Sepalone si amplia, quasi come subisse un’evoluzione.
Al centro della rappresentazione c’è sempre Foggia, ma la città non è più intesa solo come luoghi paesaggi momenti topici e pubblici.
C’è quella Foggia che Sepalone respira e fotografa in modo speciale: sguardo che diventa respiro e si fa tutt’uno con i soggetti rappresentati, in un rapporto di sottile ma profonda complicità, siano essi artigiani che friggono scagliozzi, o figuranti che mettono in scena passioni viventi, o semplicemente volti nuvole riflessi o notturni.
Ogni fotografo artista scatta immagini di paesaggi e figure umane e momenti di vita. Ma si ha spesso l’impressione che diventino categorie estetiche.
In Sepalone invece non c’è un tipo o una maniera: tutto è profondamente concatenato. A far da collante c’è appunto lo sguardo speciale di uno che – come recita il titolo del libro* recentemente pubblicato – “fa solo click” ma con l’impareggiabile capacità di scattare fotografie senza staccare l’occhio dal cuore. Immergendosi profondamente nella scena rappresentata, contaminandosi e contagiandosi con il soggetto rappresentato.
Le fotografie che Lettere Meridiane presenta nella edizione 2016 del calendario Foggia, sono state personalmente selezionate dall’Autore: scandiscono il tempo dell’anno, svelando il rapporto di Sepalone con le diverse stagioni, con i loro colori, le loro ricorrenze.
La Foggia che viene raccontata è una città insolitamente serena, quasi sorniona nei suoi notturni rischiarati dalla luna, in cui perfino le nuvole diventano presagio di primavera.
Una Foggia che non vuole più disperare, ma che sa invece sperare.
Ai lettori e agli amici di Lettere Meridiane l’augurio di un anno vissuto in sintonia con la città: per non esserne solo abitanti, ma consapevoli cittadini.
Per sperare, tutti assieme, in un futuro diverso e migliore.
Potete scaricare la versione digitale del calendario, ottimizzata per la stampa a colori in formato A3 (ma che può essere stampata anche in A4) cliccando qui.
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