Masterplan, utilizzare le carceri fantasma dei Monti Dauni

Marco Dell’Aquila è un attento lettore di Lettere Meridiane, e sta seguendo con particolare interesse le notizie ed il confronto sul Masterplan per il Mezzogiorno, che nell’intento del premier Renzi dovrebbe attenuare il divario tra Nord e Sud. 
In diversi commenti ai post che il blog ha dedicato all’argomento, ha avanzato una interessante proposta, che punta ad una utilizzazione più diligente ed efficiente delle molte infrastrutture che il territorio possiede, ma che sono sottoutilizzate, se non addirittura inutilizzate, come quattro carceri realizzati nel Subappennino.
“Un’ Italia a due velocità – ha scritto Dell’Aquila – . Una cresce più della Germania, l’
altra più povera della Grecia. Se il sud diventasse più produttivo a guadagnare
sarebbe l’ intera nazione. Si dovrebbe partire dalle infrastrutture (non
cerchiamo cattedrali nel deserto, ma solo opere mirate e moderne). Allo stesso
tempo non dobbiamo pensare sempre a costruire da zero, ma anche solo a migliorare ciò
che già abbiamo. Un esempio? Nella nostra provincia ci sono 4 penitenziari
terminati (in alcuni casi anche arredati). Orsara, Bovino, Volturara, Castelnuovo della Daunia.
La loro apertura porterebbe 300 posti di lavoro, senza calcolare l’indotto, e darebbe una positiva risposta al problema delle carceri in Italia tanto sovraffollate da risultare disumane:
qualunque reato non giustifica una vita da trascorrere in cinque metri quadri
con altre 2 persone.
È superfluo sottolineare – continua il lettore – che l’apertura dei penitenziari di Orsara, Volturara, Bovino e Castelnuovo sarebbe un’importante risposta alla desertificazione demografica del Subappenino Dauno,  oltre a risolvere in
parte il sovraffollamento delle carceri di Lucera e Foggia.
Altre due opere importanti sono il prolungamento della ferrovia Foggia-Lucera verso Campobasso e quindi Roma. Si
risparmierebbero 80 km verso la Capitale, creando anche una metropolitana leggera tra Foggia e Campobasso che servirebbe tutto l’hinterland tra la Puglia e il Molise, e il completamento della strada regionale n.1, Pedesubappenninica.”
Sono d’accordo con Marco Dell’Aquila, il cui intervento indica anche un approccio metodologico corretto al confronto in corso sul piano straordinario per il Mezzogiorno: superare la logica delle cattedrali nel deserto, partire dal riuso e dal recupero dell’esistente. Una sola annotazione: oltre a quelli indicati da Dell’Aquila, c’è anche un altro carcere mai utilizzato: quello di Accadia, cui si riferisce l’immagine di apertura del post.

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Author: Geppe Inserra

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