Padre Arcangelo Maira se ne va. La sua missione in terra di Capitanata è finita: nei prossimi giorni lascerà Foggia e il ghetto di Rignano per trasferirsi in Svizzera. Il sacerdote di origine siciliana ha fatto della missione scalabriniana di Siponto un punto di riferimento per l’integrazione dei lavoratori immigrati nel Tavoliere, lavorandovi per otto anni.
Il dover andare dopo un certo periodo di tempo, il non mettere radici in uno stesso posto per troppi anni, fa parte del dna e della cultura più profonda di Padre Arcangelo, che durante la sua permanenza a Foggia ha anche fondato l’associazione di volontariato “Io ci sto”: “Siamo frutto delle persone che incontriamo”, dice il sacerdote, in una intervista confessione resa ad Antonio Fortarezza, il filmmaker che più di ogni altro ha raccontato il ghetto di Rignano.
Il messaggio affidato a Fortarezza rappresenta un po’ anche l’eredita che padre Arcangelo ci lascia. Ecco le sue parole ed ecco il video. Guardatelo, amatelo, condividetelo.
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