Il dibattito sulla ferrovia a Foggia: e se invece di un’altra stazione…?

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L’amico Alfre De Martino, sempre attento ai problemi che riguardano il futuro di Foggia e della sua provincia, mi manda alcune interessanti riflessioni sul tema del trasporto ferroviario, e della posizione in questo scacchiere della città di Foggia. Le pubblico volentieri, auspicando che altri lettori e amici di Lettere Meridiane vogliano cimentarsi sul tema, che ha un’importanza nevralgica per il futuro della città e della provincia.

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Buon giorno Geppe, desidero esporti qualche mia disquisizione in merito alla questione Alta Capacità, vista oltre tutto la tua instancabile ed indiscutibile opera sia mediatica che di partecipazione in prima persona a tutto ciò che attiene le questioni di questo bistrattato territorio, dal culturale al politico ed anche a quel quotidiano che, dalle nostre parti significa quasi esclusivamente “PROBLEMI”, quando non sfoci, al contrario, in curiose caratteristiche “antropologiche” che rendono unici gli abitanti di questo luogo. Sarà l’aria che si respira, qualche misteriosa anomalia al magnetismo terrestre, certo è che basta viverci a Foggia che stranamente si diventa subito foggiani, che si sia tali da generazioni o si arrivi dal Giappone.
Ma vengo subito all’argomento, in merito alla questione Alta Capacità, che qui da noi sta producendo tanto sfracello, ma grazie al contributo di pochi compreso te e alla tua splendida rivista on-line “Lettere Meridiane” e i gruppi spontanei di cittadini che si creano su Facebook e grazie a Facebook, veniamo di volta in volta informati con sempre nuovi dettagli all’evolversi della faccenda, oltretutto grazie a queste nuove tecnologie mediatiche oggi è più facile creare un contraddittorio o addirittura intervenire e commentare su una specifica tematica o notizia, ed è quello che cercherò di fare io a riguardo, sull’annosa tematica del baffo e… “CONTROBAFFO” che qualcuno pare voglia fare a questa citta. Seguo da tempo la questione, sin dai primi vagiti sugli organi di informazione, dai tempi del Presidente Pellegrino e del Ministro dei trasporti Di Pietro, da semplice cittadino ovviamente, privo di tutti i titoli o cultura scientifica per dare un giudizio scevro da contaminazioni campanilistiche o di parte. Però, però, certo che di dubbi, in tutti questi anni, e sulla reale preparazione di chi ha preso o avvallato decisioni così estreme, capaci di trasformare (e sempre in negativo) il destino di tutto un territorio, bé scusate se qualche interrogativo mi viene, e voglio dire la mia.

Problema numero uno, si realizza una linea Alta Capacità che collegherà Bari a Napoli e Roma, ma cos’è l’alta capacità?, non’è l’Alta velocità, ossia i treni non andranno a 2000 km orari, anche perché l’alta capacità nasce per il traffico merci, ossia la quantità di treni che transiteranno su quella data linea (per ora veramente pochi), poi le merci non viaggiano a più di 120 km orari, quindi perché il BAFFO? Il baffo si realizza perché dopo l’incidente di Viareggio non si vuol più far passare i treni merci in aree densamente popolate ed anche si dice, per decongestionare lo scalo di piazzale Vittorio Veneto, quindi il BAFFO è stato realizzato principalmente per scansare il centro abitato per una questione di sicurezza, anche se…, quello che vediamo oggi non mi pare sia così esterno alla città, ma di questo già se n’è ampiamente parlato, si è praticamente preferito,
Elia ha praticamente preferito…, ripristinare una vecchia deviazione che portava i treni verso Cervaro senza passare dalla Stazione centrale, in disuso da 50 anni, ed è entrata in esercizio da qualche giorno. Qual’è il problema allora? Le merci, anche se non tanto fuori come si supponeva, non transiteranno più in pieno centro, diciamo che il problema Viareggio, anche se proprio di pochissimo, sia stato preso un tantino in considerazione…, mà, bò! Certo, quì a Foggia ci siamo un tantino accorti, (negli ultimi 30 anni), le campane da tanto suonano, ma chi di dovere, chi potrebbe…, stranamente NISBA!! (nisba vuol dire che non glie ne può fregar de meno)! Da trent’anni appunto, nello scalo di Foggia è in corso una e vera e propria smobilitazione di reparti, uffici, officine, e per finire, pazzesco che nessuno lo capisca, addirittura di BINARI.
Da tanto, persone esperte, accorte ed affezionate alla città ed ai suoi Beni, che il Signore ci ha dato, vedi la sua posizione geografica, ci mettevano e ci mettono in guardia sulla voglia di declassare il nostro scalo ferroviario, a favore esclusivamente di quello barese, (bisogna dirlo), non voglio fare una guerra di campanili però il barattolo di marmellata sparito da Foggia lì è stato ritrovato, come anche i gioielli di famiglia…! Ora l’operazione BAFFO pare più un capriccio di chi non ama questa città, che ha realizzato con la minore spesa possibile per scansare la stazione centrale, anche in previsione di treni passeggeri o privati, come ad esempio ITALO, quel tanto agognato declassamento ormai in atto che vuole addirittura telecomandare da Bari tutte le attività ferroviarie qui da noi, come per dire, a Bari abbiamo bisogno di dare lavoro, qui a Foggia no, e via migliaia di posti che da qui si sono trasferiti lì, mio padre era capostazione, tra un po’ qui non ce ne saranno più, saranno tutti levantini…!
Altra questione seria per alcuni, perché no, si potrebbe considerarla giusta, è il problema della stazione di testa, in special modo per i treni che da Bari vogliano proseguire per Napoli e viceversa, va effettuato il cambio di direzione che toglie una manciata di minuti preziosi ai prestigiosi viaggiatori di “fuori distretto ferroviario” diciamola così, che potrebbero arrivare 7 minuti prima a destinazione? Buon per noi fino ad oggi che abbiamo ed avevamo sei-sette minuti in più per agguantare il treno o le relative coincidenze, ma, a parte gli scherzi, la soluzione proposta per ovviare a questo handicap, per evitare che numerosi o anche solo alcuni treni passeggeri scansino totalmente la fermata di Foggia sia quella di costruire una seconda stazione, per molti questa soluzione parrebbe addirittura un arricchimento per la nostra città, un miglioramento del servizio, a ognuno il suo parere, io al contrario penso che svilirebbe in tutto il ruolo del nostro scalo, perché a Foggia non viaggiano solo i foggiani, chi viene da fuori, con tutti i mezzi, e quindi anche col treno, e ve lo dice uno che viaggia spesso e che spesso deve prendere le (famose coincidenze), ha bisogno di un preciso punto di riferimento, un Hub che concentri la domanda e l’offerta delle varie metodologie di trasporto, cosa che poi sta avvenendo, la città da tempo si è dotata di un piano trasporti che tra pochissimo, ad esempio, vedrà inaugurare il Terminal per Bus e Treno-tram proprio di fianco a Piazzale Vittorio Veneto.
Costruire una seconda Stazione ucciderebbe il ruolo di Foggia come Hub di un territorio interregionale, come lo è stato per 150 anni e ci emarginerebbe sempre più, fino al punto che, come per l’aeroporto, per avere un treno dovremo chiamare in aiuto l’universita Bocconi che certifichi le potenzialità di traffico ferroviario del bacino Dauno. Una soluzione per evitare il By-pass della stazione c’era, era l’opzione Ponte Albanito, in pratica i treni passavano per Piazzale Vittorio Veneto e poi proseguendo verso nord sulla falsa riga della linea per Lucera, giravano di nuovo verso sud in direzione Ponte Albanito per agganciare la Bari-Napoli, ma a detta di molti questa soluzione sarebbe troppo costosa considerando i chilometri di linea da costruire ex-novo, gli espropri, l’impatto ambientale ,in pratica non proponibile. Perché allora in Irpinia si crea un assurdo percorso ad ansa, costosissimo, preteso, si dice, da Mastella, e per questo motivo, per la sua forma, chiamato: “La mammella di Mastella”? Giusto, dicono i più, per intercettare qualche decina di Irpini che vogliono prendere il treno sotto casa.
Forse che a Foggia siamo tutti figli di un Dio minore? E qui libero sfogo verso i politici che abbiamo avuto fino ad oggi, a noi andava bene anche Mastella, non saremmo scesi a questi livelli per lo meno.
 Ma veniamo al dunque, una premessa andava fatta, e come abbiamo visto, la proposta seconda stazione è tutta da inventare, e nulla si sa sulle possibili ricadute in termini di reale, utile ritorno in termini di fruibilità e congestionamento o decongestionamento della stessa città, scartata l’ipotesi Ponte Albanito, definita troppo costosa da realizzare… (altrove non si preoccupano di questo), abbiamo quindi terminato? Così pare, ma chi come me è un po duro di comprendonio e non crede all’ipotesi seconda stazione perché fermamente convinto che la forza del nostro scalo sia proprio nell’ottimizzazione della stazione attuale, concentrando li il traffico passeggeri via terra da e per il nostro territorio, con l’unica variabile per lo scalo aeroportuale, che comunque sempre da Piazzale Vittorio Veneto sarà smistato. Da semplice uomo della strada spinto solo dall’amore verso il mio territorio e dalla voglia di non vederne calpestata la sua dignità mi sono semplicemente messo a contemplare una mappa della città e del territorio circostante, strade, autostrade e ferrovie attorno a Foggia, tenendo in considerazione pochi punti importanti, quali: La regola Viareggio, per cui le merci dovrebbero viaggiare sempre fuori dai centri urbani, in tal proposito, ho saputo da poco che molte merci viaggiano anche sulla linea Adriatica, e queste non passano nella città? E Viareggio? Secondo punto, a mio parere FONDAMENTALE, è l’insostituibile ruolo della stazione di Piazzale Vittorio Veneto, non solo come Hub ferroviario ma per tutto l’insieme delle dinamiche del mondo del trasporto, dai Bus ai privati, dai tram alle bici, tutto un’insieme che se andiamo in altre città più accorte della nostra vediamo già realizzate da tempo. Dal contemplare una cartina pare possa venir fuori una proposta, fatta e relazionata da uomo della strada certo, ma che tiene conto sia dei costi, sarà più o meno una decina di km, tutto quì, che però evita alle merci che viaggiano sull’Adriatica di entrare in città, poco impatto ambientale pare, visto che potrebbe svilupparsi in prossimità della circonvallazione, anzi, tra questa e l’autostrada, costruendo una bretella ferroviaria che parte dal lato sud all’incrocio della circonvallazione con via Trinitapoli e a nord tra la circonvallazione e via San Severo, in questa zona si costruirebbe un secondo Baffo che girerebbe verso la città per transitare verso Piazzale Vittorio Veneto e ricongiungersi quindi verso sud alla Bari-Napoli. E’ solo un’idea, si può valutare? E’ percorribile?
Dieci chilometri di ferrovia, nel bene e nel male, per Foggia tutto il suo futuro!

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Author: Geppe Inserra

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