Il gioco dei resti penalizza la provincia di Foggia, che porta a Bari 7 e non 8 consiglieri. Dei sette, 4 fanno parte della maggioranza guidata dal neo governatore, Michele Emiliano (due Pd, uno della lista Emiliano Sindaco di Puglia, l’altro dei Popolari), tre della minoranza (M5S, Forza Italia e Movimento Politico Schittulli).
I due consiglieri regionali toccati al Pd sono il segretario provinciale del partito, Raffaele Piemontese, che con 11.339 voti di preferenza è anche il candidato più suffragato in assoluto in provincia di Foggia, e Paolo Campo, già sindaco di Manfredonia e già segretario provinciale, con 9.363 voti.
Con 9.280 voti, Leonardo di Gioia è il candidato più suffragato in tutto il territorio regionale della lista Emiliano sindaco di Puglia. L’altro consigliere di maggioranza è Napoleone Cera: 3.922 i voti di preferenza, per il figlio dell’on. Angelo Cera, sindaco di San Marco in Lamis, che correva con la lista centrista dei Popolari.
Non riconfermati Pino Lonigro e Sergio Clemente, consiglieri regionali uscenti, che erano candidati rispettivamente per la lista Noi a sinistra per la Puglia e per quella di Emiliano.
Per la prima volta siederà in consiglio regionale una consigliera regionale del M5S: è Rosa Barone, che ha conquistato 5.079 (risultato interessante, che vede la grillina foggiana tra le più suffragate in Puglia, seconda soltanto al candidato salentino). Conferme, invece, sul fronte della minoranza per Giandiego Gatta (Forza Italia, 9.067 voti di preferenza) e per Giannicola De Leonardis (Movimento Politico Schittulli, 5.367 voti di preferenza). Non rieletto il consigliere regionale uscente, Giuseppe Pica, capolista della Lista Fitto.
Sono dunque tre i consiglieri uscenti confermati, quattro le facce nuove. Una soltanto la presenza femminile, e si comprende una volta di più perché il consiglio regionale ha detto no alla legge che prevedeva la doppia preferenza di genere.
Dal punto di vista della rappresentanza geografica, sono soltanto due le aree di provenienza dei consiglieri eletti: il capoluogo (Piemontese, Di Gioia, Barone, De Leonardis) e Manfredonia e il Gargano (Campo, Cera, Gatta). Assenti aree, come Cerignola e San Severe che avevano sempre fatto registrare una presenza qualificata in consiglio regionale.
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