Dando notizia agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane dell’avvenuta approvazione, ad iniziativa del consiglio comunale di Foggia, della delibera con cui viene chiesta l’indizione del refererendum popolare per l’eventuale annessione della provincia di Foggia al Molise (con la conseguente nascita della cosiddetta Moldaunia), e sottolineando l’importanza della decisione dell’assise del maggior consesso democratico elettivo di Capitanata, auspicavo un confronto sulla questione rigoroso e approfondito, ma il più possibile scevro sia da strumentalizzazioni elettoralistiche, sia da polemiche di campanile.
L’appello è stato raccolto soltanto parzialmente dai tanti che sono intervenuti nella discussione sollevata dal post: resta il rischio che il percorso referendario possa trasformarsi in una crociata pro e contro Bari, e il suo ruolo di capoluogo regionale.
Lo ribadisco, a costo di risultare noioso: lo sviluppo di un territorio non è questione di confini amministrativi, ma di classe dirigente (non solo politica, ma anche e forse soprattutto imprenditoriale), dei processi di crescita che questa riesce o meno a mettere in moto; della dotazione di infrastrutture che questi processi asseconda e sostiene, del sistema di relazioni che tale territorio riesce a suscitare e a mantenere con le aree vicine.
Ridurre il tutto all’eterna diatriba se i baresi ci vogliono bene o no, elude il cuore del problema che resta quello di uno sviluppo che in Capitanata resta al palo ormai da troppi anni, anche per la crisi profonda che angustia la città di Foggia, mettendo in discussione la sua funzione di capoluogo strategico.
Però l’importante è discutere. Oggi ancora più di prima. Cercando di innalzare il confronto e superando il rischio della polemica a tutti i costi, sforzandosi di comprendere le ragioni di chi sostiene tesi opposte alla nostra,e cercando alla fine di far sintesi, di trovare un punto di vista comune. Che troppe volte è mancato, alla nostra terra.
Lettere Meridiane si sforzerà di fare esattamente questo: garantire che su un tema nevralgico quale lo sviluppo vi sia il massimo possibile di riflessione e di discussione.
Eccovi di seguito due opinioni molto distanti tra di loro, che hanno il pregio di rappresentare in modo sintetico ed efficace i due punti di vista che si fronteggiano in questo confronto: quello di Vincenzo Concilio, segretario del comitato referendario che sostiene la causa della Moldaunia, e quello di Maurizio De Tullio che è invece decisamente contrario alla ipotesi di una fusione tra il Molise e la Daunia. Leggete fino in fondo e leggete tutto.
* * *
IN FONDO E’ SOLTANTO UNA QUESTIONE DI LIBERTA’, QUELLA DI CAMBIARE.
La
libertà di dissentire ed eventualmente protestare contro una Regione,
di cambiarla quando necessario, è un prerequisito della democrazia
territoriale.
Nel caso specifico è libertà dalla costrizione altrui.
Mi impedisci di allungare la pista dell’aeroporto Gino Lisa mentre raddoppi quella di Palese?
La
tua società Aeroporti di Puglia ha in carico quattro aeroporti ma ne
fa funzionare due soltanto sui quali, Bari in testa, concentrare tutti
gli investimenti?
Sottrai corsi universitari dalla mia università per portarli alla tua?
Impedisci
la progettualità di una grande opera come la ferrovia per Campobasso,
Isernia, Roma per la quale c’era uno studio delle Ferrovie del Gargano
da 400 milioni, che interessava da vicino le relazioni tra Daunia e
Molise, per isolarle?
E che dire dell’invaso di Piano dei Limiti
che avrebbe dato più acqua al mio territorio e per il quale erano già
disponibili 118 milioni e mai realizzato?
Utilizzi a tuo
piacimento i finanziamenti europei che toccano alla Daunia in quanto
area da infrastrutturare, per fare opere altrove?
Mi fai tagliare fuori dall’Alta velocità ferroviaria per Napoli a due chilometri dalla mia stazione centrale?
Pretendi di far comandare nella mia università, nel mio policlinico?
Chiudi la mia Fiera per fare della tua l’unico polo regionale?
Puglia
Promozione esclude il Gargano dall’accordo con il sindacato dei
pensionati austriaci che porterà numerosi voli charter nelle Puglie
sottostanti?
Nomini alla guida degli Enti e Aziende managers funzionali alle logiche della politica baricentrica?
Fai escludere il porto di Manfredonia dai terminali meridionali del corridoio Scandinavo-Mediterraneo?
E
dopo aver fatto tutto ciò, mi ritieni afflitto da una strana malattia
culturale denominandola “foggianesimo” per giustificare la nostra
presunta incapacità a fronteggiare tue ruberie?
Mortifichi lo sviluppo della mia terra e della mia popolazione?
Sappi che io, ti porto via popolazione e territorio.
Quì, dissenso e protesta sono riconducibili al più ampio tema della disobbedienza.
In
questo senso, la disobbedienza risulta rispetto al potere, una sorta di
asimmetria liberatoria che coniugando fermezza e mobilità, consente di
praticare una forzatura del dominio e di riaprire spazi mai prima
ipotizzabili.
Vincenzo Concilio
* * *
Mi impedisci di allungare la pista dell’aeroporto Gino Lisa mentre raddoppi quella di Palese?
La tua società Aeroporti di Puglia ha in carico quattro aeroporti ma ne fa funzionare due soltanto sui quali, Bari in testa, concentrare tutti gli investimenti?
Sottrai corsi universitari dalla mia università per portarli alla tua?
Impedisci la progettualità di una grande opera come la ferrovia per Campobasso, Isernia, Roma per la quale c’era uno studio delle Ferrovie del Gargano da 400 milioni, che interessava da vicino le relazioni tra Daunia e Molise, per isolarle?
Non esiste alcun impedimento regionale ad un avvicinamento tra la provincia di Foggia e il Molise, per il semplice motivo che il vero problema è costituito da un possibile progetto che avvicini la Puglia a Roma, attraverso Campobasso e Isernia. Il tratto ferroviario Lucera-Campobasso-Roma deve rientrare in una Legge Obiettivo e il progetto mi pare sarebbe pari a 430 miliardi di euro (da non confondere con i 400 milioni dati dall’Unione Europea alle Ferrovie del Gargano per realizzare il progetto di fattibilità). Al momento il progetto non rientra nella legge Obiettivo e, cosa più seria, non mi pare sussistano finanziamenti disponibili per quell’importo.
E che dire dell’invaso di Piano dei Limiti che avrebbe dato più acqua al mio territorio e per il quale erano già disponibili 118 milioni e mai realizzato?
Utilizzi a tuo piacimento i finanziamenti europei che toccano alla Daunia in quanto area da infrastrutturare, per fare opere altrove?
Le parole sparpagliate al vento sono inutili. Se almeno il Signor Concilio spiegasse meglio l’ennesima accusa, qualcosa capirei.
Mi fai tagliare fuori dall’Alta velocità ferroviaria per Napoli a due chilometri dalla mia stazione centrale?
Pretendi di far comandare nella mia università, nel mio policlinico?
Comincerei con una ultim’ora: la ‘Casa dello Studente’ dell’Università di Bari è stata intestata ad Angelo Fraccacreta: sanseverese. Sanseverese come il nuovissimo Rettore della Basilica di San Nicola di Bari. Ma, ovviamente, si tratta di dettagli irrilevanti.
Chiudi la mia Fiera per fare della tua l’unico polo regionale?
Puglia Promozione esclude il Gargano dall’accordo con il sindacato dei pensionati austriaci che porterà numerosi voli charter nelle Puglie sottostanti?
Avendo già evidentemente risposto, con ampia facoltà di ulteriori prove, alle populistiche domande del mio cortese interlocutore, passo oltre.
Fai escludere il porto di Manfredonia dai terminali meridionali del corridoio Scandinavo-Mediterraneo?
Purtroppo avrei voluto rispondere in altro modo, che non mi è concesso solo per rimanere su un piano di cordialità ed anche perché i lassativi costano…
Maurizio De Tullio
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Faccio ammenda per una grossolana svista da me presa, relativa alla obiezione che aveva posto, tra le sue dodici, il Sig. Concilio.
Riguardava l'Alta Velocità, col famoso "baffo" che esclude dal transito dalla stazione di Foggia dei treni diretti sul tratto Napoli-Bari. Io, invece, mi ero occupato – nella risposta frettolosa – a quelli diretti a Roma, confortato anche dalla dichiarazione dell'On. Scalfarotto.
La vicenda del "baffo" è, effettivamente, inquietante. Ma sul punto rimando ai tanti articoli pubblicati in questi anni dal collega Santigliano, sulla "Gazzetta del Mezzogiorno", che ha sempre denunciato la colpevole assenza – coi necessari interventi a difesa del nostro territorio – di parlamentari e consiglieri regionali, che solo a cose fatte hanno fatto sentire le loro voci di protesta.
Cordialmente (Maurizio De Tullio)
Assolutamente interessante l'analisi di Maurizio De Tullio.
Rob Mar, se queste le sembrano risposte frettolose e banali allora stiamo bene. Le vorrei ricordare che in Puglia ci sono 4 milioni di residenti e 6 province.
Complimenti al signor De Tullio per l'analisi
Mamma mia che sante parole. Sarei stato favorevole solo alla costituzione della nuova provincia del Gargano separata amministrativamente dalla provincia di Foggia