Con i suoi 800 posti a sedere, è stato il cineteatro più grande della città di Foggia. Ma sembra sempre più difficile che l’Ariston possa riaprire i battenti. Il suo destino appare segnato: se da un lato è definitivamente sfumato il progetto di trasformarlo in un contenitore culturale polivalente, dall’altra non si riesce ancora a trovare chi voglia farsene carico.
Il proprietario, le Ferrovie dello Stato, ha messo in vendita l’immobile attraverso la Ferservizi, società del gruppo preposta alla gestione del patrimonio immobiliare. A tal fine è stata indetta una gara, che è però andata deserta.
Nessuno si è fatto avanti per rilevare la struttura, per la cui vendita era prevista una base d’asta di un milione e 700.000 euro; tantissimi, tenuto conto anche della situazione di degrado in cui versa il vecchio teatro, chiuso ormai da anni. “A causa del disuso – si legge nella brochure di Ferservizi che illustra le caratteristiche -, lo stato di manutenzione generale è scarso ed è necessaria una ristrutturazione generale, ma la posizione e l’ampiezza danno a questo immobile una sicura potenzialità d’uso soprattutto come teatro o altra attività commerciale.”
Però, la possibilità che l’Ariston continui a restare un teatro sembra onestamente sempre più remota. Gestito per molti anni da Francesco Paolo Cicolella, i problemi della struttura sono cominciati con il mancato rinnovo del contratto di affitto tra il vecchio esercente e le Ferrovie dello Stato. Il sogno di restituire l’Ariston alla sua antica funzione era alla base del progetto di Potito Salatto, imprenditore della sanità ed ex assessore alla cultura, e Mauro Palma, ex titolare dal Falso Movimento, glorioso cinema d’essai cittadino. L’Ariston doveva diventare il Cineteatro Fellini trasformandosi in uno spazio polivalente. Ma il progetto non è decollato.
I costi di ristrutturazione hanno scoraggiato gli investitori, e si può capirlo. Le caratteristiche tecniche dell’immobile sono importanti: il teatro si estende su quattro piani fuori terra, con seminterrato ed interrato, per una superficie complessiva di 1.968 mq circa.Non è certo semplice gestirlo in modo che diventi remunerativo.
Attualmente, la procedura di alienazione si trova nella fase della cosiddetta vendita post gara. Essendo già stata esperita la gara, e non essere giunte offerte, chi intendesse rilevare l’ex cinema teatro può presentata un’offerta libera, che comunque non può essere inferiore alla base d’asta.
L’Ariston non è il solo immobile messo in vendita dalla Ferservizi. La vetrina on line della società del gruppo Ferrovie dello Stato offre altre opportunità: in tutto 24 (di cui 21 a Foggia) la più importante delle quali non riguarda l’ex teatro di piazzale Vittorio Veneto ma quello che è forse il gioiello più pregiato del patrimonio ferroviario in Capitanata: il Magazzino Approvvigionamenti di Borgo Cervaro, con una superficie coperta totale di 47.790 mq circa, oltre a 8.130 mq circa di depositi e/o vasche. Il complesso è composto da dodici fabbricati, e si trova anch’esso nella fase di vendita post gara, nel senso che non sono state presentate offerte. La base d’asta imposta da Ferservizi è di 4 milioni e 77.000 euro.
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