Sono dati che non t’aspetti, quelli che emergono dal Rapporto 2014 dell’Osservatorio Regionale del Turismo (potete scaricare qui le slides, se volete approfondire l’argomento). Proprio nella sua stagione più difficile, quella dell’anno scorso, funestata dalle alluvioni dei primi di settembre e resa ancora più critica dalla mancanza di un aeroporto, il Gargano tiene, anzi riconquista il suo primato sul resto della Puglia, almeno per quanto riguarda alcuni indicatori. C’è di che ringraziare San Pio e, come vedremo, non si tratta di una boutade.
Il dato che meno t’aspetti è proprio quello maggiormente connesso alla presenza di infrastrutture di trasporto aereo, che si riferisce agli arrivi internazionali: il Gargano e la Daunia si piazzano al secondo posto nella graduatoria regionale, dietro la provincia di Bari, ma sopravanzano largamente il Salento. In particolare, il 29,1% degli stranieri che sono giunti in Puglia l’anno scorso ha scelto Bari e la sua costa; il 23,6% il Gargano e la Daunia e solo il 21,4% il Salento. Seguono la Valle d’Itria (con il 14,9%), la Magna Grecia (7%) e la cosiddetta Puglia Imperiale (4%) che comprende Castel del Monte, Trani e Barletta.
Il Salento mantiene con il 29,3% il primato per quanto rigurda gli arrivi complessivi (stranieri e italiani), incalzato dalla provincia di Foggia che si piazza anche in questo caso al secondo posto, con il 27,3%. Al terzo posto, il Barese, con il 16,1%.
Non c’è dubbio che a determinare la performance dell’area barese per quanto riguarda gli arrivi internazionali sia stata la crescita dell’aeroporto, e lo scrivono a chiare lettere i tecnici dell’Osservatorio del Turismo Regionale: “Bari rappresenta la principale area di approdo del
turismo internazionale in Puglia (con 80.000 arrivi stranieri accoglie nel 2014 il 13% circa dell’incoming complessivo) anche per la presenza dell’aeroporto internazionale Karol Wojtyla.”
Se le cose stanno così, è ancora più sorprendente il secondo posto ottenuto dalla provincia di Foggia (che non dispone dell’aeroporto), a danno del Salento, che invece dispone di ben due scali.
Gargano e Daunia svettano anche nella classifica per comuni. Anche qui a recitare la parte del leone è il capoluogo regionale, con 301.000 arrivi (di cui 80.000 stranieri). Ma al secondo e al terzo posto si piazzano Vieste e San Giovanni Rotondo, rispettivamente con 257.000 e 235.000 arrivi complessivi. La città di San Pio fa però leggermente meglio di Vieste per quanto riguarda gli arrivi internazionali: 50.000 contro 49.000.
Impressionante la performance di San Giovanni. Rispetto alla stagione turistica 2014, è tra le città pugliesi che hanno fatto registrare l’incremento più consistente: + 36% di arrivi internazionali, +8% di arrivi complessivi. Nella classifica delle prime quindici destinazioni turistiche pugliesi c’è anche Peschici, all’11° posto, con 84.000 arrivi in tutto. Vieste migliora leggermente rispetto alla stagione turistica 2013 (+0.7%). Peschici perde qualcosa (-0,4%) ma è un dato comunque significativo tenuto conto delle flessione piuttosto consistente (-5%) degli arrivi internazionale.
C’è da dire che il balzo in avanti di San Giovanni Rotondo e la tenuta di Vieste sono dati quanto mai positivi tenuto conto della netta flessione patita da altre mete turistiche pugliesi nello stesso arco di tempo: Otranto, Ugento e Castellaneta hanno perso tra il 7 e il 9%.
Il trend è positivo, nonostante tutto. E potrebbe esserlo molto di più se si riuuscisse a risolvere una volta per tutte il problema delle distanza delle destinazioni turistiche foggiane più gettonate dall’aeroporto. Far scendere i turisti all’aeroporto di Bari, per portarli sul Gargano, non è ragionevole.
Sola nota dolente è Foggia, che assieme a Barletta è il solo capoluogo provinciale a non essere compreso nella classifica dei best 15.
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