Su Flickr le spettacolari immagini degli aeroporti foggiani durante l’occupazione

Le foto che presento in questa lettera meridiana sono già state pubblicate, qualche mese fa, da Tommaso Palermo, su segnalazione di Giuseppe D’Angelo, in quell’inesauribile tesoro di documenti e immagini che è l’archivio del gruppo facebook del Comitato “Un monumento a ricordo delle vittime del 43 a Foggia”.
La storia di queste fotografie è una spettacolare testimonianza di come la rete riesca a produrre valore aggiunto, in termini di conoscenza e di informazioni. Tommaso Palermo intitola la galleria che comprende 14 foto (che potete vedere a questo link) Foggia – personale alleato, aggiungendo che, probabilmente, si tratta di immagini del 53rd Advanced Air Depot, reparto di stanza nel complesso aeroportuale di Foggia che aveva quale aeroporto principale il Lisa ma comprendeva tanti altri campi d’aviazione, per cui riesce difficile stabilire con precisione dove le fotografie sono state scattate.
Non so dove Palermo e D’Angelo abbiano reperito le foto pubblicate nel museo virtuale del Comitato (la fonte potrebbe essere la stessa), sta di fatto che da qualche tempo, quelle immagini fanno parte della immensa collezione The Commons, che raccoglie fotografie di dominio pubblico messe on line da diverse istituzioni, con lo scopo di “condividere tesori nascosti provenienti dagli archivi fotografici pubblici nel mondo” e di rendere le foto “più facili da trovare aggiungendo tag o lasciando commenti”.
Ed è qui che viene il bello, perché la pubblicazione su The Commons di Flickr, grazie anche ai commenti dei lettori, ha permesso di far un po’ più di luce sulla storia e sull’origine di queste splendide immagini, che fanno parte dell’archivio del San Diego Air and Space Museum con il titolo Foggia Italy photo from L. Murray. La collezione completa è composta da 17 foto (potete vederle qui, ed eventualmente scaricarle anche ad alta risoluzione).

È stata proprio la disponibilità di foto ad alta risoluzione a svelare non solo qualche particolare in più, ma anche una storia tragica, nascosta dalle foto.
Osservando con attenzione e nei dettagli l’immagine del relitto che vedere qui a fianco,  Gerry Asher è riuscito a risalire al numero di serie del velivolo, e di conseguenza alla sua storia. “Ci ho messo un po’ – scrive nel commento – ma la risposta ce l’avevo proprio sotto gli occhi, Sul file più largo, si può ottenere il numero di serie, 42-50414″ che si riferisce a Gaw’Gia Peach, un B-24H assegnato all’831° Bomb Squadron, 485th BG. Il 10 agosto del 1944 l’aereo si schiantò al suolo, quindi miglia a sud di Cerignola.”
Asher ritiene che a questo tragico incidente si riferisca la foto che trovate in alto nel post, e che mostra i sopravvissuti dell’quipaggio: soltanto 4 su dieci, come si legge nella didascalia, vergata a mano.
Utilizzando la stessa tecnica, Asher riesce anche ad identificare l’appartenenza degli aerei fotografati da Murray ad altri gruppi: il 97° Bomb Group, il 99° Bomb Group

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Author: Geppe Inserra

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