Gabriele Consiglio: un paese ci vuole, e questo è Bovino

“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.
Tra le molte ragioni per le quali ho voluto bene a Gabriele Consiglio, c’è l’avermi fatto amare Cesare Pavese e l’avermi fatto scoprire quel romanzo monumentale che è La Luna e i falò.
Fui spinto dalla voglia di leggerlo quando Gabriele mi affidò le bozze del suo Biggirò, lusingandomi con la richiesta che gli scrivessi la quarta di copertina.
L’ultimo capitolo di quella che è forse l’opera più rappresentativa del grande avvocato e del grande scrittore di Bovino è intitolato appunto Un paese ci vuole, e si apre con la citazione dei passaggi de La luna e i falò virgolettati sopra.
In quel capitolo Consiglio scrive pagine importanti su Bovino (che potete scaricare cliccando qui), erigendo la sua cittadina natale a ombelico del mondo e a simbolo della necessità delle radici, dell’identità, del rapporto saldo con il passato, il solo che possa far vagheggiare e percepire, come scrive Gabriele, la follia di esistere oltre.
Grazie a Consiglio, ho imparato ad amare anche io Bovino, a sentire che quelle pietre, quella parlata, quei vicoli, quei paesaggi che sanno d’antico e sono in se stessi il solo antidoto possibile alla globalizzazione, stanno lì e non altrove, e se li ami puoi imparare a farne parte. (È la sensazione che mi avvolge spesso quando vado ai Monti Dauni, questa idea di un tempo che si raggruma, dove passato, presente e futuro si concentrano in un solo attimo, e che puoi trovare soltanto qui, e non altrove).
Per tutte queste ragioni Bovino è il Borgo dei Borghi per eccellenza, e sarebbe assai bello se vincesse l’omonimo concorso indetto dalla trasmissione televisiva Kilimangiaro. Dopo tanta poesia, mi spiace un po’ di parlarvi di cose così prosaiche, ma la concorrenza è tanta, e dobbiamo impegnarci nella volata finale. Se non siete ancora convinti, scaricatevi e leggetevi il capitolo di Biggirò intitolato Un paese ci vuole: non potrete fare a meno di amare Bovino anche se non ci siete mai stati, e quindi di votare nel concorso per la cittadina dauna, che, giova ricordarlo, rappresenta al concorso il Borgo dei Borghi tutta la Puglia.
Si può votare fino a domani, anzi oggi e domani, perché gli iscritti al portale che consente di dare la propria preferenza possono farlo una volta al giorno.
La procedura è semplice: bisogna accedere a questa pagina web, quindi cliccare su Bovino
(è semplice trovarla, perché è collocata in alto, caratterizzata da una
bella immagine del Castello). Nel caso in cui si sia già iscritti al
portale, il sistema chiederà di effettuare il log in. In caso
contrario, sarà necessario effettuare (una volta sola) la procedura di
registrazione, inserendo un nome utente a scelta e l’indirizzo della
propria posta elettronica. Quindi occorre seguire le semplici istruzioni.
Come già detto, si può votare una volta al giorno: quindi fatelo oggi e domani, e convincete i vostri amici a fare altrettanto.
Il
Borgo che totalizzerà più preferenze, verrà premiato ufficialmente
domenica 20 Aprile, nel corso di una prima serata speciale in onda su
Raitre. Forza Bovino, tutta la Puglia fa il tifo per te.

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Author: Geppe Inserra

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