Per Foggia la seconda guerra mondiale non rappresentò soltanto una stagione di dolore e di sofferenza. All’impari scontro con le fortezze volanti che nell’estate del 1943 rasero al suolo la città e provocarono migliaia di vittime innocenti nella cittadinanza, fece seguito l’incontro con le culture e le civiltà degli occupatori americani.
È il terribile paradosso di tutte le guerre: lo scontro genera morte e distruzione, ma dopo la violenza, l’incontro tra uomini diversi a volte riesce a far germogliare fermenti nuovi. È quanto accade, anche a Foggia.
Tommaso Palermo ha mirabilmente riscoperto e raccontato la storia di Louis Salvatore Libutti, sottufficiale italo americano che fu di stanza all’aeroporto Tortorella, uno dei tanti campi d’aviazione che punteggiavano il Tavoliere durante la guerra, a una decina di chilometri dal capoluogo.
La vicenda di Libutti è raccontata in un bel cortometraggio, che Palermo ha realizzato per il Museo virtuale dei bombardamenti e dell’occupazione alleata di Foggia, allestito su You Tube dal Comitato per il monumento alle vittime dei bombardamenti.
Cattolico praticante, Libutti animò numerose iniziative presso l’Opera San Michele, che fortunatamente non era stata danneggiata dai bombardamenti, e che svolse un ruolo importante nella ricostruzione morale della città. Ho recensito il documentario di Palermo in una lettera meridiana (per leggerla, cliccate qui).
Il post è stato letto dall’amico Vittorio Cucci, responsabile provinciale dell’Auser, che conosce bene la storia di Libutti per aver frequentato gli ambienti degli scout di San Michele. Alla storia raccontata da Palermo, Cucci aggiunge un particolare molto importante: il sottufficiale italo americano, che mantenne anche dopo aver fatto ritorno negli Stati Uniti cordiali rapporti con la comunità foggiana dei Padri Giuseppini, fu praticamente il fondatore del movimento degli scout a Foggia.
Ad aiutare Libutti nella sua iniziativa furono due giovani che di lì a poco avrebbero scritto pagine importanti nella storia cittadina: Pellegrino Graziani, che dopo aver contrbuito alla Liberazione come partigiano sarebbe diventato sindaco di Foggia, negli anni Settanta, e Mario Fasano, docente, che avrebbe fondato e presieduto per molti anni il Movimento dei Maestri Cattolici.
Gli scout di San Michele costituiscono da allora uno dei principali momenti di aggregazione per il capoluogo dauno, e si sono profondamente radicati nel tessuto sociale e civile cittadino. Tutto questo grazie a Louis Salvatore Libutti, e sarebbe forse il caso che la città dimostri la sua gratitudine a questo singolare personaggio, per esempio intestandogli una strada.
(Nella foto, estratta dal documentario di Palermo, Libutti mentre insegna l’inglese ai ragazzi di San Michele).
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