“I lavori effettuati a San Lorenzo in Carmignano dal comune di Foggia
risultano non autorizzati, incongrui, sotto il profilo
tecnico, sotto l’aspetto culturale, storico-artistico, delle teorie del
restauro… nonchè di estrema pericolosità per la staticità del bene…” Così la Soprintendenza ai Beni Culturali boccia il progetto di restauro di San Lorenzo in Carmignano, uno dei beni monumentali più rappresentatvi del capoluogo dauno, per il quale erano stati stanziati 750.000 euro.
La bocciatura comporta anche lo stop ai lavori, di cui è stato realizzato il primo lotto. La realizzazione del secondo è subordinata al rispetto delle (numerose) prescrizioni dettate dalla Soprintendenza stessa.
A scoprire il fatto è stato il consigliere comunale Vincenzo Rizzi, dopo un accesso agli atti relativi al progetto, e un sopralluogo effettuato dallo stesso Rizzi sul sito.
In un video realizzato da Francesco Paolo Gentile durante il sopralluogo, Rizzi denuncia lo stato di abbandono pressoché totale del bene documentando come ancora oggi la chiesa venga utilizzata come stalla, pur essendo stati disposti considerevoli investimenti per il recupero. Rizzi lamenta anche la mancanza di un piano di fruizione e di utilizzazione del bene, che avrebbe potuto essere parte di un museo diffuso, all’interno di un parco agricolo-archeologico.
Nulla di tutto questo, e poi l’amara sorpresa della bocciatura dei lavori di restauro da parte della Soprintendenza. A questo link, la galleria fotografica pubblicata da Rizzi su Facebook (dov’è anche possibile leggere la lettera della Soprintendenza al Comune di Foggia, inviata anche alla Procura della Repubblica) , più sotto il video.
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E pensare che la chiesa, nel Medioevo, aveva un annesso scriptorium. Esiste un codice, presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, vergato a san Lorenzo in Carmignano. Anche per questa perla storica non c'è destino, non c'è attenzione, non c'è valorizzazione.