I bombardamenti che nell’estate del 1943 hanno lacerato e distrutto la città, rappresentano certamente la pagina più significativa nella storia contemporanea di Foggia. I raid aerei degli Alleati provocarono migliaia di vittime e danneggiarono circa l’80 per cento dell’abitato.
Per quei fatti, la città di Foggia è tra le pochissime città italiane (forse la sola, chiedo lumi agli storici) ad essere stata insignita sia della medaglia d’oro al valore civile sia di quella al valore militare.
Ma di tutto ciò non c’è (ancora) memoria.
Dopo quella infausta estate, niente fu come prima a Foggia. Nel bene e nel male, quegli eventi hanno scavato una traccia profonda e indelebile nella identità della città.
Per questo è importante riconoscere e ricordare questa pagina di storia. Soprattutto adesso, che il lutto è stato elaborato e la ricostruzione portata a termine, non senza evidenti ripercussioni sulla radici: se l’identità foggiana appare a volte malferma, vacillante, una ragione va cercata proprio in quegli eventi.
Negli anni della ricostruzione, la memoria perduta sotto le macerie morali e materiali lasciate dai bombardamenti fu sostituita dalla memoria dei “nuovi foggiani” che a migliaia giunsero a Foggia dagli altri centri della provincia.
Un pezzo di cuore della città fu sostituito da altri cuori, con tutti i problemi di identità che un trapianto del genere comporta.
Per questo sarebbe importante un monumento che renda omaggio e ricordi le vittime dei bombardamenti. Non lo ha fatto l’amministrazione comunale. Ci sta provando con meravigliosa e apprezzabile tenacia un gruppo di intellettuali, cultori di storia locale e cittadini che oggi e domani in piazza Giordano promuove una iniziativa molto bella: A natale regaliamoci un monumento; si comincia oggi pomeriggio alle 18, si conclude domani sera alle 22.
Il comitato “Un monumento a ricordo delle vittime del ’43 a Foggia” nello spazio espositivo di piazza Umberto Giordano esporrà foto, pannelli e cimeli storici inerenti le attività svolte, al fine di sensibilizzare la popolazione per un contributo al futuro monumento alle vittime dei bombardamenti.
Salvatore Agostino Aiezza, che assieme ad Alberto Mangano, Tommaso Palermo, Giuseppe d’Angelo, Pino del Grosso, Claudio Manzi (autore del bel logo che illustra il post) e tanti altri anima il comitato, scrive sulla bacheca Facebook dell’evento: “Partecipate e venite a trovarci. La realizzazione del monumento che la città merita , da anni, per ricordare la tragedia del 43 vissuta da tanti suoi concittadini, presto, grazie alla Vostra solidarietà diventerà realtà. Vi aspettiamo.”
Andiamo. È veramente un appuntamento da non perdere.
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