Il Teatro Giordano ha riaperto i battenti, dopo otto, lunghissimi anni di un problematico restauro che ad un certo punto aveva fatto temere che mai più il capoluogo dauno potesse riavere il suo storico teatro, dedicato al suo figlio più illustre, Umberto Giordano.
La riapertura è coincisa con un evento culturale d’eccezione: il concerto del maestro Riccardo Muti. Tra le polemiche per i pochi biglietti a disposizione della cittadinanza (che ha potuto comunque godere dell’evento grazie ai maxischermo installato dall’amministrazione comunale) e per la discutibile coloritura della facciata (ha foggianamente commentato Nico Baratta: “nun se pot gnott”), il tempio della cultura torna a disposizione della città e dei cittadini, e la speranza è che a questo nuovo inizio possa corrispondere il rinascimento di una città, che alla cultura affida molte delle sue chanche di riscatto.
Tra i molto video e servizi che hanno commentato l’iniziativa mi piace segnalare e mostrare questo, molto bello, realizzato da rec24.it – reporter di Capitanata. “Dentro, l’emozione e i volti di chi c’era; e poi fuori, il silenzio in piazza come in platea, il rumore improvviso di un allarme, la facciata del Giordano che diventa mito due volte”, commenta Francesco Quitadamo, direttore della nuova testata cttadina che persegue un obiettivo ambizioso e condivisibile: ampliare la possibili fonti d’informazione della e sulla città, trasformando ogni cittadino in un potenziale reporter.
Ve ne parlerò meglio in una prossima lettera meridiana. Per il momento gustatevi il video, amatelo, condividetelo.
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Grazie mille Geppe. Grazie per la citazione, che per noi, fatto da te, è un motivo d'orgoglio e di incoraggiamento. Il direttore responsabile della testata è la collega Ivana Gaeta, autrice materiale anche del video. Un abbraccio da Francesco Quitadamo