Prevedendo la facile ironia di quanti osserveranno che se parlo nei termini che leggerete è perché sono stato punto nel portafogli e nell’onore, dirò subito che si sbagliano.
Chi mi conosce sa bene – e sul tema in questione “Lettere Meridiane” ha già ospitato più di un intervento del sottoscritto – che quando sbaglio ammetto l’errore e se c’è da pagare non mi sottraggo certo al dovere, né cerco scorciatoie.
Vengo al problema. L’altro giorno ho parcheggiato l’auto in viale Michelangelo e l’ho fatto dove effettivamente non dovevo (art. 7 comma 2 del Codice della Strada: “sostava in località permanentemente vietata”); ho ricevuto la giusta multa e pagherò entro i cinque giorni previsti dal Decreto Lupi per evitare di doverla pagare per intero.
Bene. Riassumendo, il Vigile Urbano ha fatto il suo dovere, multandomi, ed io il mio, pagando quanto previsto. Ma qui cominciano anche le mie obiezioni, credo comuni a migliaia di altri foggiani.
Prima esternazione: è vero che ho posteggiato là dove non si poteva, ma giuro sui miei cari che in quell’ampio tratto di strada possono passare due TIR affiancati senza che la mia auto danneggi alcuno! Giusto per dire che si tratta della classica “genialata” del Comune di Foggia per fare cassa.
Seconda personale esternazione, che è poi una domanda, alla quale so già non perverrà alcuna risposta. Da giornalista ho però il dovere di sottoporla.
Vorrei cortesemente conoscere dal Comandante dei Vigili Urbani della nostra città, quante multe elevano giornalmente i suoi solerti poliziotti per i seguenti articoli del Codice della Strada bene indicati nello stesso modello stampato in rosso su carta verde depositato sul parabrezza della mia auto: art. 158 comma 16 (“sostava in seconda fila”), art. 158 comma 41 (“sostava sul passaggio pedonale”), art. 7 comma 2 (“sostava in località permanentemente vietata”), art. 7 comma 8 (“sostava in zona rimozione”), art. 158 comma 39 (“sostava in corrispondenza area intersezione”), art. 158 comma 40 (“sostava in prossimità area intersezione – a meno di 5 mt”), art. 157 comma 5 (“sostava non lasciando spazio per i pedoni”), art. 158 comma 17 (“sostava in corrispondenza di scivolo destinato a persone invalide”), art. 157 comma 8 (“sostava non parallelo all’asse stradale”) e, dulcis in fundo, art. 159 (“sostava creando pericolo/intralcio”).
Se il Comandante dei Vigili Urbani di Foggia, dott. Delle Noci (o chi per esso), sarà così disponibile a documentare – non per singola giornata ma per lunghi periodi e, ovviamente, con cifre alla mano – che i suoi Vigili hanno elevato non meno di 30 multe giornaliere per almeno la metà di ognuno dei reati previsti dagli articoli del Codice della Strada da me appena elencati, non solo darò pubblicamente atto dello scrupolo professionale del Corpo dei Vigili Urbani e del suo Responsabile (e dagli Ausiliari del traffico che li coadiuvano) ma mi impegnerò ad offrire una cena al citato responsabile.
Scommettiamo che da qui a dieci anni non pagherò mai nessuna cena…?
Cordialmente.
Maurizio De Tullio
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