Il Fokker 50 che avrebbe dovuto rendere operativi i collegamenti aerei tra Foggia e Milano, e successivamente Torino, se n’è mestamente ripartito. Questa volta senza le telecamere che ne immortalarono l’atterraggio, e senza alcuna spiegazione da parte della Blue Wings Air che aveva annunciato in un primo momento l’inizio dei voli per il 27 ottobre scorso, impedito per il cambio di orario di servizio del personale di assistenza a terra.
La società aveva chiesto alcuni giorni di tempo per esaminare le iniziativa promosse da Aeroporti di Puglia per garantire l’apertura dello scalo: la società aeroportuale regionale si era in sostanza accollata gli oneri per il pagamento del lavoraro straordinario prestato dagli uomini radar, per consentire la partenza e l’arrivo del Fokker 50, fuori dalla fascia oraria imposta da Enac ed Enav, in ossequio alla spendig review che ha ridotto l’orario di servizio per gli aeroporti minori.
Si era parlato di verifiche e sopralluoghi congiunti tra Aeroporti di Puglia e Blue Wings Air che però non ci sono stati.
I sette giorni scadrebbero domani, ma intanto il Fokker 50 è tornato alla sua base operativa. Il sito della Blue Wings Air tace in riferimento all’effettività operatività dei collegamenti: a voler prenotare un volo si ottiene la risposta che questo non è ancora prenotabile. Nessun comunicato ufficiale è giunto dalla società.
Dando per scontata la buona fede della società italo-londinese, le ragioni del ripensamento vanno probabilmente ricercate nello scarso appeal che l’iniziativa ha trovato nei passeggeri. Non c’è stata, insomma, la domanda di biglietti che la società si era aspettata. C’è comunque da dire che gli eventuali passeggeri non devono essere stati particolarmente incoraggiati dalla ridda di ritardi, notizie date e subito smentite, colpi di scena, che hanno accompagnato la vicenda fin dall’inizio.
La ripresa dei voli tra Foggia, Milano e Torino venne annunciata nel corso di una conferenza stampa che si svolse in aeroporto il 12 settembre scorso, alla presenza del governatore regionale pugliese Nichi Vendola in persona. Il presidente si disse convinto che l’operazione Blue Wings Air avrebbe rilanciato lo scalo foggiano, escludenso che si trattasse di una furbata.
Del resto, va ricordato che diversamente da quanto è accaduto in passato, l’operazione non era questa volta sostenuta da incentivi regionali (fatti salvi i contributi che sarebbe stati eventualmente assegnati da Adp ad Enav) per cui la Blue Wings Air ha rischiato quattrini propri. E perduto, visto che comunque investimenti significativi per lamnciare i voli sono stati comunque sostenuti.
Che cosa è successo veramente? La partenza del Fokker 50 da Foggia prelude al calo definitivo del sipario sulla storia della Blue Wings Air? L’opinione pubblica ha tutto il diritto di sapere.
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SE FOSSE UN ANNO ANZICHE' UN FOKKER…
potremmo dire in coro:
"L'anno vecchio se ne và, e mai più ritornerà,
io gli ho dato una valigia di capricci e impertinenze,
di lezioni fatte male, di bugie e disubbidienze,
egli ho detto: "Porta via! questa è tutta roba mia".
Anno nuovo, avanti avanti,
ti fan festa tutti quanti,
tu la gioia e la salute porta ai cari genitori,
ai parenti ed agli amici rendi lieti tutti i cuori,
d'esser buono ti prometto, anno nuovo benedetto".
Ma, era soltanto un Fokker anche se 50.
Eppoi, c'è sempre Emiliano Babbo Natale di Bari che ci penserà:
"Quì ho capito che c'è un totem.
E' un pò come un bimbo che chiede
in particolare un giocattolo,
sa bene che questo giocattolo è importante
perché i giocattoli per i bambini sono importanti,
li formano, li fanno crescere, li fanno diventare adulti,
questo giocattolo quasi inarrivabile
nella vetrina delle cose belle è, l'aeroporto di Gino Lisa".
Certo, lo so, mancano le rime ma, può andar bene lo stesso.
O no?