Salcuni: “Si può e si deve restare, anche andando via”

Le partenze non sono tutte uguali. Tanto più se i rapporti con il posto che si lascia rimangono solidi, e tante le cose da fare.
Franco Salcuni, dirigente dei Legambiente ed organizzatore di Festambientesud, la festa nazionale dell’associazione ambientalista che si svolge annualmente a Monte Sant’Angelo, è stato chiamato a svolgere la sua attività di docente in Umbria, nel tourbillon di assegnazioni di cattedra che che ha preceduto l’inizio dell’anno scolastico.
Il suo  contributo alla discussione su Chi parte e  chi resta che sta animando in queste settimane Lettere Meridiane è però molto diverso da quelli che lo hanno preceduto. E molto interessanti sono le considerazioni sulla cittadinanza liquida, su come si possa contribuire a migliorare il luogo da cui si è partiti, anche quando lo si è lasciato. Ecco cosa scrive Salcuni.
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Caro Geppe Inserra,
quei saluti, di chi trasferisce in altre regioni, che diventano
strappalacrime come se si andasse a vivere in un altro continente prima
dell’invenzione dell’aeroplano, non tengono conto che oggi si viaggia di
più, si comunica quotidianamente tramite i social e si continua
praticamente ad essere cittadini della propria città anche se si vive in
un’altra città.

La partenza non ti assolve neanche dalla responsabilità
di contribuire, da dove ti trovi, a rendere migliore la tua terra
d’origine. Diciamo che credo profondamente in un concetto liquido di
cittadinanza, che se diventasse patrimonio diffuso, penso possa essere
una risorsa preziosa per la nostra terra, un modo per tenere in rete
risorse, energie e competenze che diamo per perse, ma che invece stanno
là, dietro l’angolo.
Franco Salcuni

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Salcuni: “Si può e si deve restare, anche andando via”

  1. Voglio ringraziare Inserra che ci illumina con questioni che contribuiscono ad arricchire di idee la nostra città.Se si puo' restare andando via? A me piacciono le cose concrete.Mette conto dire che per collaborare al miglioramento della propria città, la prima fase di ogni ntervento è la presa di contatto con il luogo, con la sua storia.Ma non finisce quì,successivamente si rendono indispensabili indagini accurate sul fabbisogno, attraverso gruppi di lavoro, laboratori per giungere ad un progetto preliminare. Si coinvolgono le istituzioni, si valutano le possibilità economiche tutto cio' con la partecipazione dei cittadini.Pertanto di che si discute? Voglio tenere conto dei dei moderni mezzi di comunicazione ma cio' porta esclusivamente ad un contributo di idee.Ma fortunatamente di idee nel nostro territorio ne abbiamo tante Concludo dicendo che si resta ma…….col pensiero.

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