Gino Lisa aeroporto d’interesse europeo. Ma Regione e Ministero non lo sanno.

Il post pubblicato sul suo profilo fb da Giuseppe Potenza, presidente dell’associazione di consumatori Adiconsum, da sempre particolarmente atenta ai problemi che riguardano l’aeroporto Lisa (l’associazione curò la procedura di accesso agli atti per la sconcertante e tuttora irrisolta vicenda della valutazione d’impatto ambientale del progetto di allungamento della pista), è illuminante, per molte ragioni.
Spesso, commentando i fatti che riguardano l’aeroporto ci si disperde nell’intrico di una burocrazia asfissiante, con la conseguenza di non vedere più la foresta, ma i singoli alberi. L’intervento di Potenza ha il merito di rimettere la vicenda nella prospettiva della foresta, ricordando, ad esempio, che il Lisa venne inserito nella rete globale europea dei trasporti e rilevando l’assurdità di un aeroporto che viene ritenuto d’interesse europeo dall’UE, ma viene poi escluso dal piano nazionale.
La foresta disegnata da Potenza è l’assenza di una programmazione vera e coerente, il tirare avanti un po’ alla giornata, la mancanza – a livello regionale – di una visione strategica.
Concordo del tutto con Potenza: sono questi gli amari vincoli che incombono sul futuro dell’aeroporto e con esso dello sviluppo dell’intera Capitanata. Ecco il post del presidente dell’Adiconsum.

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Insegno Economia Politica da troppi anni per poter credere che, nell’epoca della globalizzazione, possano prevalere le misere ragioni di campanile tra Foggia e Bari.

Non mi riesco a spiegare, però, dove diavolo sia la “programmazione”, tanto invocata nelle conferenze e nei convegni politici.
Noi cittadini (ed utenti) paghiamo profumatamente i Signori della Politica Regionale, affinché si dedichino a “programmare” lo sviluppo del territorio regionale pugliese.
Foggia e la sua provincia, fino a prova contraria, fanno ancora parte della Regione Puglia.
Ebbene, se così stanno le cose, mi chiedo perché mai, in data 2.10.2014, sia stato presentato dal Ministro Lupi un piano nazionale aeroportuale in cui brilla per la sua assenza l’aeroporto civile di Foggia, Gino Lisa, che, invece, è compreso nella lista dei 33 aeroporti collocati lungo le direttrici della rete di sviluppo europea TenT.
Nel c.d. “comprehensive network” dell’Unione Europea.
Proprio così: Foggia è inserita in questo network che presenta assi prioritari e strategici individuati dall’U.E. lungo le direttrici NordSud EstOvest.
In un incontro tra il Ministro Lupi ed il Sindaco di Foggia Landella, prima dell’estate, emerse l’assenza di una specifica programmazione regionale per l’inserimento del Gino Lisa nel piano nazionale.
Da allora ad oggi la Regione si è dimostrata assente sul punto.
Ecco allora che, nella mia qualità di Presidente Provinciale di un’Associazione di Consumatori voglio esprimere chiaro chiaro un concetto che non ha nessun colore politico o spirito di campanilismo:
io, utente del trasporto aereo della provincia di Foggia, non voglio essere preso in giro da persone che organizzano conferenze stampa in pompa magna all’interno del mio aeroporto e che mi vengono
a proporre voli charter per Milano senza alcuna programmazione e sforniti di ogni tutela per il passeggero (riprotezioni, assistenza a terra e indennizzi risarcitori), per di più per il tramite di una compagnia aerea a cui è stata in passato sospesa la licenza di volo (proprio per la mancanza di tutela per gli utenti) e di una società di brokeraggio che non ha nessun obbligo con i passeggeri (e la cui sede legale è in Inghilterra).
Il presidente provinciale Adiconsum
Avv. Giuseppe Potenza

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Author: Geppe Inserra

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