“Continuerò a camminare controvento”: l’addio a Grillo di Vincenzo Rizzi

Non intendo commentare l’espulsione di Vincenzo Rizzi dal Movimento 5 Stelle. Mi mancano gli strumenti: non capisco le logiche, le dinamiche interne e i rapporti di forza del movimento grillino e a dirla tutta non mi interessa capirli. Raccontare la politica di oggi (il discorso non riguarda soltanto la galassia a cinque stelle, ma un po’ tutti i partiti) è come raccontare l’aria fritta.
Però mi dispiace, perché di Vincenzo tutto puoi dire ma non che sia assolutamente coerente con le cose che pensa e per le quali da anni si batte. A volte sono d’accordo con lui, altre volte no.
La sua presa di posizione sull’alluvione che ha sconvolto il Gargano è stata coraggiosa, e la presa di distanza con il documento dei parlamentari del movimento è stata l’inevitabile conseguenza della sua coerenza. Forse Vincenzo avrebbe potuto smussare, cercare punti di mediazione. Non l’ha fatto, mantenendo quella coerenza che alcuni anni fa lo spinse a lasciare i Diesse, partito all’interno del quale ricopriva importanti incarichi in materia di politica ambientale.
Il suo addio al M5S è una bella testimonianza di quanto sia difficile andare controvento. In ogni partito. Sotto ogni latitudine politica: “Peccato io ci credevo, ma certamente non ho problemi a continuare a camminare controvento, non ho mai fatto parte di un gregge, non sono mai stato attratto dalla protezione propria di una comunità dedita al belato. La libertà o c’è o non c’è, nel M5S purtroppo non c’è. Per cui accetto serenamente questa espulsione perchè non sono abituato ad applaudire a comando, quindi con questo atto dispotico e antidemocratico prodotto dallo staff della Casaleggio Associati si conclude la mia esperienza nel M5S…”

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Author: Geppe Inserra

4 thoughts on ““Continuerò a camminare controvento”: l’addio a Grillo di Vincenzo Rizzi

  1. Il movimento 5 stelle ha mostrato anche in quest'ultima occasione le sue debolezze e le sue incapacità politiche.Dire sempre no,non ha mai pagato e non pagherà mai,mi dispiace per i grillini sempre ostaggi di mr.staff quando si accorgeranno dell'anima dispotica del movimento sarà per loro troppo tardi.Il sig.Rizzi è uno di quelli che ha capito troppo tardi.I miei complimenti comunque per la forza e la dignità con la quale ha scelto di andare avanti,anche controvento,nonostante le pressioni e le offese che di sicuro gli saranno pervenute in queste ore dai suoi stessi ex compagni di partito.

  2. Se la poltrona è un prolungamento del corpo…….se la tenga pure. Molti sanno blaterare, ma nessuno sa rinunciare a posizioni di potere.

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