Alluvione Gargano: il ministro Galletti apre sul differimento dei tributi e conferma lo stato d’emergenza

Replicando agli intervenuti nel dibattito svoltosi nell’aula di Palazzo Madama sui fenomeni alluvionali e di  dissesto idrogeologico che hanno caratterizzato le ultime settimane. il ministro del”ambiente Gianluca Galletti ha confermato l’impegno del Governo ad approvare lo stato d’emergenza per le aree del promontorio colpite dall’alluvione degli inizi di settembre, e nello stesso tempo ha aperto alla possibilità che anche i comuni garganici vengano compresi tra quelli che possono beneficiare del differimento del pagamento delle imposte statali.
La mancata inclusione dei comuni del Gargano nell’elenco di quelli che possono beneficiare del rinvio dei pagamenti aveva suscitato vivaci polemiche. Il ministro non è entrato nel merito delle ragioni che hanno determinato l’esclusione dei comuni dauni dall’elenco, ma confermando che per la dichiarazione dello stato di emergenza è ormai questione di giorni (il provvedimento è all’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio dei ministri, che dovrebbe svolgersi domani) ha fatto intendere che la delibera di dichiarazione dello stato di emergenza potrebbe contenere misure in questa direzione.
Ecco quanto si legge nel resoconto stenografico dei lavori di Palazzo Madana.
Concludendo la seduta del Senato riservata alla discussione su diverse mozioni sui recenti eventi alluvionali, il Ministro Galletti ha affermato: “Molti di voi hanno fatto cenno al Gargano: l’operazione di ricognizione dei danni, che è propedeutica alla dichiarazione dello stato di emergenza, ha richiesto tecnicamente del tempo. Vi posso dire che nella prossima riunione del Consiglio dei Ministri vi sarà la dichiarazione dello stato di emergenza per quella zona: penso che questo sia un dato importante, perché da lì partono poi tutte le operazioni e le procedure per poter rispondere dei danni, con tutto quello che ciò comporta in termini di tasse ed altro.”

Views: 7

Author: Geppe Inserra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *