La storia di Mara Cinquepalmi: “Un senso spietato di non ritorno”

Mara Cinquepalmi è giornalista professionista, foggiana di nascita, ma bolognese d’adozione. È andata via da Foggia da tempo, accorciando successivamente le distanze e riposizionando i sentimenti come spesso accade, e come abbiamo sentito già raccontare in questa storia collettiva che si va componendo su Lettere Meridiane sulo tema di partire o restare. È autrice di un progetto importante per tessere la storia pubblica di Foggia: il racconta di genere delle donne che hanno lavorato nel più importante stabilimento della città, la Cartiera di via del Mare, che trovate a questo link. Ammetto che conoscevo poco questa iniziativa, prima che Mara intervenisse nella storia di chi parte e chi resta. Ne parlerò più diffusamente, in una prossima occasione. Via del Mare è in se stesso espressione di quel rapporto speciale che si stabilisce tra chi è andato e ciò che è rimasto, rapporto scandito dal desiderio di memoria, di identità.
Ecco la storia di Mara Cinquepalmi. Al termine una breve scheda biografica.

Un senso spietato di non ritorno

Cosa vuol dire lasciare la propria città? Vuol dire lasciare la sicurezza degli affetti, gli amici, il luogo in cui sei cresciuta.

Io ho scelto di andare via da Foggia nel 1995. Mi ero diplomata al Liceo Lanza e desideravo lasciare la mia città. Desideravo farlo per crescere, per confrontarmi con un altro modo di vivere. Ancora oggi non mi pento di quella scelta, maturata forse nel furore della giovinezza e accompagnata, come cantava Carmen Consoli, da “un senso spietato di non ritorno”. Oggi ripenso a quella decisione come quando da ragazzi si litiga con i genitori e si esce sbattendo la porta. Io ho fatto più o meno così. Poi, però, sono tornata, ma non per viverci. Sono tornata prima per insegnare a mio figlio a scoprire l’altra metà delle sue origini, poi per restituire alla comunità un pezzo di storia grazie anche al mio lavoro. E’ nato così www.viadelmareracconta.it, il mio progetto web sulla Cartiera che coniuga data journalism e memoria in un’ottica di genere.

A volte mi chiedo se dalla città si vada via per sempre. Non lo so, forse fisicamente è vero, però dentro di te puoi continuare ad appartenere alla tua città coltivando la memoria, condividendo con i figli la storia e le tradizioni.

Perché, come dice Pavese, Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.



Mara Cinquepalmi è giornalista professionista, foggiana di nascita, ma bolognese d’adozione. Si occupa di data journalism e comunicazione di genere. Ha scritto alcune voci per www.enciclopediadelledonne.it. Cura i progetti web www.viadelmareracconta.it, uno sguardo di genere sulla Cartiera di Foggia tra data journalism e memoria, e stories.dataninja.it/uncertogeneredisport/, un osservatorio sugli stereotipi sessisti nell’informazione sportiva. Da aprile 2013 è coordinatrice di GiULiA Emilia-Romagna, il coordinamento regionale della rete delle Giornaliste Unite Libere Autonome. A maggio 2013 è stata eletta nel Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.

Views: 12

Author: Geppe Inserra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *