Il peggio sembra ormai alle spalle, sul Gargano. Le previsioni delle prossime ore annunciano un deciso miglioramento delle condizioni del tempo, che dovrebbero consentire anche più funzionali interventi di soccorso nelle zone colpite da un’alluvione che, per le sue dimensioni e per la sua durata, non ha precedenti nella storia del promontorio. Nel pomeriggio le zone maggiormente disastrate sono state oggetto di una visita del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli. Nelle zona si sono recati anche il governatore regionale Vendola e gli assessori regionali Di Gioia, Giannini, Minervini e Nardoni. Domani toccherà al Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, che ha promesso rapidi e incisivi interventi di ripristino.
Si comincia a fare la conta dei danni, che sono immani.
Qualcuno ha parlato perfino di Apocalisse e, in effetti, raramente si è assistito a un fenomeno così ampio, che ha colpito in modo così disastroso tanti comuni contemporaneamente. Gli stessi organi di informazioni sono stati presi un po’ in contropiede. A dare un’idea precisa della vastità e della gravità dell’alluvione sono stati i siti che aggregano diverse fonti di informazione, come Youreporter, la cui galleria di video e di fotografie si è ulteriormente arricchita nelle ultime ore, confermando l’importanza di questo positivo esempio di informazione dal basso, in cui tutti diventano potenziali reporter e contribuiscono, così, a scrivere una cronaca collettiva e diffusa.
È sconcertante rilevare come nell’epoca della informazione in tempo reale, in cui tutto accade in diretta, gli stessi grandi organi di informazione abbiano scoperto tardi, con almeno 24 ore di ritardo, quando stava accadendo sul Gargano. Ancora oggi la conta dei danni procede a rilento. È proprio la mappa (nella immagine che illustra il post) estratta da Youreporter (i segnaposti si riferiscono alle zone dove sono state sfatte le foto o registrati i video presenti nella galleria) a offrire una prima, provvisoria ricognizione dei posti in cui la furia devastatrice dell’alluvione si è abbattuta con maggior virulenza.
Paradossalmente ma non troppo, la fonte più attendibile per raccontare la terribile storia dell’Apocalisse che si è abbattuta sulla montagna del sole si rivela il sito della Protezione civile regionale pugliese. Ecco il drammatico racconto di un’allerta che si è protratta per quasi una settimana.
Il primo allarme è datato domenica 31 agosto. il Centro Funzionale Decentrato del Servizio Protezione Civile regionale ha emesso una criticità idrogeologica arancione per la Puglia meridionale e settentrionale e una criticità gialla per quella centrale.
Le criticità sono articolate su tre livelli crescenti: codice giallo, codice arancione e codice rosso. Il codice arancione prevede i seguenti scenari di evento: frane superficiali e colate rapide detritiche o di fango; probabile attivazione o riattivazione di fenomeni di instabilità dei versanti, possibile caduta massi; aumento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua. In corrispondenza di tali scenari di evento sono possibili i seguenti scenari di rischio: danni e allagamenti di centri abitati, infrastrutture, beni e servizi; pericolo per la pubblica incolumità.
L’allerta si conclude con le raccomandazioni di rito: non sostare in locali seminterrati; prestare attenzione nell’ attraversamento di sottovia e sottopassi; prestare maggiore attenzione alla guida di autoveicoli e moderare la velocità, al fine di evitare sbandamenti; evitare le zone esposte a forte vento per il possibile distacco di oggetti sospesi e mobili (impalcature, segnaletica, ecc.) e di caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri (vasi, tegole…); non sostare lungo viali alberati per possibile rottura di rami; prestare attenzione lungo le zone costiere, e, in presenza di mareggiate, evitare la sosta su moli e pontili; in caso di caduta di fulmini, evitare di sostare in vicinanza di zone d’acqua e non portare con sé oggetti metallici.
Il fine settimana passa senza eccessivi problemi. Martedì 2 settembre, la Protezione Civile lancia un nuovo allerta. Vengono confermati i codici del precedente avviso, ma per la prima volta al posto della Puglia settentrionale, si parla chiaramente dell’area garganica come quella a maggior rischio, assieme al Salento. L’allerta interessa l’arco temporale compreso tra le 24 e le 36 ore.
La situazione, però, non migliora, anzi comincia a precipitare.
Giovedì 4 settembre, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale fornisce un aggiornamento sulla situazione pluvio-idro nelle zone colpite dal maltempo. “La fase di maltempo che sta interessando la Puglia, a partire dalla giornata di domenica 31 Agosto – si legge nel bollettino – , sta determinando situazioni di disagio alla popolazione e alla viabilità nelle zone maggiormente colpite dalle precipitazioni: Gargano e Tavoliere. La stazioni di monitoraggio gestite dal Centro Funzionale Decentrato hanno registrato i quantitativi massimi di precipitazione nelle 24 h nei comuni di San Marco in Lamis (circa 300 mm), San Giovanni Rotondo (circa 250 mm), Cagnano Varano (circa 230 mm), Monte Sant’Angelo (circa 100 mm ) e comuni limitrofi dell’area garganica.
A seguito delle precipitazioni si registra un incremento significativo del livello idrometrico del Torrente Candelaro (FG) in corrispondenza della SS 272. Il Centro Funzionale Decentrato seguirà l’evolversi degli eventi in atto, con aggiornamenti sulla situazione pluviometrica e idrometrica.”
Appena qualche ora dopo, viene diffuso un nuovo bollettino che annuncia: “a causa del maltempo che sta colpendo l’area Garganica, sono state sfollate 200 persone nel comune di San Marco in Lamis, ospitate presso la scuola media De Carolis e il COC (Centro Operativo Comunale) e 2 famiglie nel comune di San Giovanni Rotondo.”
E subito dopo viene emessa una criticità rossa per Gargano e Tavoliere. “Il vortice depressionario che sta interessando le regioni del medio e basso versante adriatico continuerà a determinare nelle prossime ore condizioni di spiccata instabilità sulla Puglia – scrivono i tecnici della Protezione Civile. Visto l’Avviso di condizioni meteorologiche avverse emesso in data odierna dal Dipartimento della Protezione Civile che prevede il persistere di precipitazioni a carattere di rovescio o temporale sulla Puglia, tenuto conto dei rilevanti effetti al suolo riscontrati nelle zone maggiormente colpite dalle precipitazioni delle ultime 24 ore, il Centro Funzionale Decentrato ha emesso, in particolare, criticità rossa idrogeologica per l’area Garganica e criticità rossa idraulica per il Tavoliere. “
Il codice rosso prevede i seguenti scenari di evento: frane
superficiali e colate rapide detritiche o di fango; probabile
attivazione o riattivazione di fenomeni di instabilità dei versanti,
anche profonde e di grandi dimensioni; possibile caduta massi; fenomeni
di piena dei corsi d’acqua principali e secondari; erosioni e
smottamenti. In corrispondenza di tali scenari di evento sono possibili i
seguenti scenari di rischio: danni significativi a edifici e centri
abitati, infrastrutture, beni e servizi; pericolo per la pubblica
incolumità. Il codice arancione prevede i seguenti scenari di evento:
frane superficiali e colate rapide detritiche o di fango; probabile
attivazione o riattivazione di fenomeni di instabilità dei versanti,
possibile caduta massi; aumento dei livelli idrometrici dei corsi
d’acqua. In corrispondenza di tali scenari di evento sono possibili i
seguenti scenari di rischio: danni e allagamenti di centri abitati,
infrastrutture, beni e servizi; pericolo per la pubblica incolumità.
La situazione peggiora venerdì 5 settembre, inducendo il Centro non soltanto a confermare il codice rosso, ma a proclamare lo stato di massima allerta per i comuni a maggior rischio, che sono poi quelli in cui l’alluvione si abbatterà con maggior violenza.
“Ancora condizioni meteorologiche avverse per tutto il territorio regionale a causa del flusso perturbato che da qualche giorno staziona sulle regioni del medio e basso adriatico – si legge nel bollettino. Previste ancora per le prossime 24 ore precipitazioni a carattere di temporale o rovescio, da sparse a diffuse, più insistenti e intensi sull’area garganica.
Sulla base di tali previsioni e delle precipitazioni in corso nei Comuni di San Marco in Lamis, Apricena, San Giovanni Rotondo, Peschici, Vieste, Rignano garganico, Carpino, il Centro Funzionale Decentrato ha emesso una criticità idrogeologica rossa per l’area Garganica dichiarando per detti Comuni un livello di allerta massimo.
Detti stessi Comuni, unitamente ai Comuni di San Severo e Manfredonia (bacino del torrente Candelaro), sono inoltre interessati da uno stato di criticità idraulica rossa.”
Il bollettino più drammatico è quello di sabato 6 settembre. “Situazione critica sul Gargano, dove tutte le forze regionali stanno operando e collaborando per mettere in sicurezza il territorio e aiutare la popolazione. Per la Protezione Civile sono operative le squadre di volontari della provincia di Foggia, a cui si sono affiancate da ieri quelle delle province di Bari, Bat e Taranto, che operano con idrovore su Vieste, Peschici e San Giovanni Rotondo, in particolare. Inoltre, è in arrivo al Gino Lisa un elicottero con verricello del Corpo Forestale della Basilicata che affiancherà quello dei Vigili del Fuoco per operazioni di soccorso e di emergenza.”
“Le Ferrovie del Gargano – aggiunge la Protezione Civile – segnalano che le massicciate sono state danneggiate in più punti, la linea ferroviaria è stata chiusa ma è stata attivata viabilità sostitutiva per garantire i collegamenti. Danni alla viabilità principale e secondaria, esondazioni di canali e torrenti, frane e smottamenti, sono stati segnalati da quasi tutti i Comuni del territorio. Molte campagne sono isolate e irraggiungibili. Maggiormente colpiti i Comuni del versante Nord, Rodi Garganico, Peschici, Vico del Gargano, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo. Da ieri gli occupanti dei campeggi e delle strutture turistiche, soprattutto a Peschici, sono stati messi in sicurezza secondo i Piani di emergenza comunali. Questa mattina, presso il camping degli Ulivi di Peschici sono stati soccorsi due bambini con problemi di salute, ora in sicurezza. Al momento risultano due dispersi, il ragazzo di Carpino disperso da mercoledì e un anziano di Peschici.”
Le condizioni meteo finalmente migliorano e sabato sera viene diffuso un nuovo bollettino: “Facilitati dalla tregua concessa dalle piogge nel tardo pomeriggio, continuano gli interventi delle squadre di soccorso sul Gargano. Le squadre Enel e dell’Aqp hanno operato su Peschici per il ripristino dell’energia elettrica e il conseguente ripristino dell’erogazione dell’acqua. Evacuato in elicottero un nucleo di quattro persone dal Villaggio Moresco di Peschici, portate all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Viabilità stradale ancora interrotta sugli assi principali e secondari in tutto il territorio e ferrovia ancora chiusa. Ancora disperso l’anziano di Peschici, ritrovato invece dai volontari di Protezione Civile il corpo di Antonio Facenna, scomparso da mercoledì nelle campagne di Carpino.”
È la fine di un incubo. Il peggio è passato, ma si apre adesso per il Gargano una fase delicatissima. Bisognerà ricostruire presto e bene.
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Dobbiamo essere piu'uniti che mai!!!! Non possiamo lasciare che questa meraviglia italiana vada distrutta #alluvionegargano
Ridere fa bene alla salute. Fa muovere molti muscoli del nostro corpo, in particolare quelli facciali. Tira fuori l’aria residuale, e non è poco. Insomma, ridere ci fa bene. Ora che il Governo ha dato il via libera ai sindaci dei comuni colpiti di procedere con delibere urgenti affinché l’emergenza venga arginata e che Vendola ha detto che per la Montagna del Sole la Regione Puglia aveva stanziato 175 milioni di euro per la lotta contro il dissesto idrogeologico e che la Regione si farà carico degli interventi chiesti dal Governo, possiamo concederci una salutare, grossa grassa risata. Almeno ci farà bene sperando che lo sia anche per il nostro unico, bellissimo ma martoriato, anzi stuprato Gargano. A proposito caro Vendola i 10 milioni di euro stanziati e presi dal “bilancio vivo” -come tu hai detto- per chiedere ai consorzi di bonifica un’opera straordinaria e supplementare di pulizia dei canaloni, spero che vengano utilizzati per il fine preposto. Tu, certo, il dovere da Presidente lo hai svolto; ora tocca ai sindaci. Noi, il popolo che versa le tasse per ottenere migliorie …diciamo…, spera in queste persone spesso distratte da beghe politiche e richieste partitiche che vanno controcorrente le necessità popolane e del territorio. È il caso di dire Cave Canem.
Ridere fa bene alla salute. Fa muovere molti muscoli del nostro corpo, in particolare quelli facciali. Tira fuori l’aria residuale, e non è poco. Insomma, ridere ci fa bene. Ora che il Governo ha dato il via libera ai sindaci dei comuni colpiti di procedere con delibere urgenti affinché l’emergenza venga arginata e che Vendola ha detto che per la Montagna del Sole la Regione Puglia aveva stanziato 175 milioni di euro per la lotta contro il dissesto idrogeologico e che la Regione si farà carico degli interventi chiesti dal Governo, possiamo concederci una salutare, grossa grassa risata. Almeno ci farà bene sperando che lo sia anche per il nostro unico, bellissimo ma martoriato, anzi stuprato Gargano. A proposito caro Vendola i 10 milioni di euro stanziati e presi dal “bilancio vivo” -come tu hai detto- per chiedere ai consorzi di bonifica un’opera straordinaria e supplementare di pulizia dei canaloni, spero che vengano utilizzati per il fine preposto. Tu, certo, il dovere da Presidente lo hai svolto; ora tocca ai sindaci. Noi, il popolo che versa le tasse per ottenere migliorie …diciamo…, spera in queste persone spesso distratte da beghe politiche e richieste partitiche che vanno controcorrente le necessità popolane e del territorio. È il caso di dire Cave Canem.
sono profondamente dispiaciuto per quanto accaduto, ma penso che si debba fare una riflessione circa l'antropizzazione galoppante del nostro Gargano.