Ecco le immagini dell’ (irreversibile?) degrado di Palazzo Trifiletti

Ci sono immagini più eloquenti di mille parole. Grazie all’amico Valter Caricchia che ha postato, a commento della lettera meridiana in cui davo notizia della petizione promossa da Tommaso Di Gioia per sensibilizzare pubblica opinione e decisori pubblici a fare qualcosa per salvare Palazzo Trifiletti.
Le fotografie sono inequivocabili. Di Palazzo Trifiletti resta ormai sempre meno da salvare. Il tetto ha già ceduto in più punti, e senza interventi urgenti che cerchino almeno di mettere in sicurezza quanto resta, è davvero azzardato ipotizzare interventi di restauro.
Per la verità, alcuni rumor che giungono da Palazzo di Città dicono che comunque qualcosa si sta muovendo. Vedremo.
La documentazione fotografica di Caricchia dimostra che non c’è tempo da perdere. Chissà che a fare il miracolo non sia la pressione dell’opinione pubblica.
La petizione lanciata da Di Gioia, come tutte le iniziative del genere, è un gesto poco più che simbolico. Che però ha una sua efficacia. Serve a sensibilizzare. A far capire. Mancano ancora una settantina di firme per raggiungere l’obiettivo (ma Tommaso ha intelligentemente alzato l’asticella dell’obiettivo: quello iniziale è stato raggiunto e superato presto. Se non avete ancora sottoscritto la petizione potete farlo qui. [Per vedere le altre fotografie, cliccate invece sul link Continua a leggere, più sotto].

La documentazione certifica in modo inequivocabile lo stato di degrado ormai prossimo al dissesto in cui versa il Palazzo, che tanta parte ha nel cuore e nei ricordi dei foggiani. Come ha scritto commentando uno dei post sull’argomento Maristella Forcella: “questo palazzo è appartenuto alla memoria della mia famiglia materna , a volte la nonna raccontava delle belle stanze, le stanze delle balie addette alla cura dei bambini numerosi della casa. condividiamo ? usiamo questo strumento forse potente?” Speriamo…

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Author: Geppe Inserra

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