Domani, con inizio alle ore 16.30, quattordici ore di musica non stop animeranno Parco San Felice per la seconda, attesa, edizione del Foggia Music festival.
Si tratta del primo festival dedicato ai ritmi della House Music, Techno, Reggae, Dubstep, Trap, EDM e Hip-Hop!, che richiameranno nel cuore verde di Foggia giovani appassionati da tutta la Capitanata e zone limitrofe, attirati dai nomi dei dj in consolle e dall’allestimento della location, che vede un imponente impianto luci e audio. Un’iniziativa interamente autofinanziata e a partecipazione gratuita che vede l’unione di staff di tre realtà organizzative diverse: ARTIST BY HOFFMAN KLAB (Reggae), HANGOUT PROJECT (EDM, House music, Trap, Dubstep, Hip-hop) , LEBEN SOUND (House, Tech house, Techno).
Nel segnalarmi la notizia (tratta dal sito di Teleradioerre) Maurizio De Tullio manifesta (fondate) perplessità per l’aver autorizzato una simile manifestazione nel luogo forse oggi più delicato di Foggia, che è appunto Parco San Felice: “Domanda: ma ci rendiamo conto dell’impatto previsto? Sorvolo sulla ‘qualità’ della manifestazione (generi musicali, eleganza e sobrietà comportamentali dei partecipanti sopra e sotto il palco, tum-tum-tum insopportabili ecc.) ma, si dirà, il gusto è gusto.
Ma quale gusto!
Parco San Felice non sarà un ecosistema a rischio come il bosco Incoronata e lil parco fluviale del Cervaro, ma solo chi NON ama Foggia, il suo unico piccolo polmone di verde, può permettere che si svolgano simili manifestazioni.
Ovviamente non le censuro (per quanto le ritenga il più lontano dalla mia cultura), ma avrei optato per una location più adeguata (ad esempio l’area del ‘Gino Lisa’, visto che ad oggi volano solo gli aeroplanini di carta…, o quella dell’area verde ex Ippodromo).
Sono curioso di sapere cosa ne pensi tu e i tuoi amabili lettori.
Cordialmente. Maurizio De Tullio”
Condivido le tue perplessità anche perché da ormai diverse settimane l’area di Parco San Felice resta penosamente al buio dopo il tramonto del sole, illuminata soltanto da due dei quattro grandi fari, mentre restano completamente spente le luci più basse. Tenuto conto anche del perdurante degrado del polmone verde cittadino (l’anfiteatro pressoché inagibile), l’erba scomparsa, rottami dappertutto, alberi tagliati, mi sembra oltre modo discutibile la scelta di Parco San Felice per ospitare l’evento (che ritengo in ogni caso importante, ma ad alta criticità per quanto riguarda l’impatto ambientale). Non resta che incrociare le dita e sperare che gli organizzatori e le autorità preposte, predispongano un servizio d’ordine all’altezza della situazione.
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E come ci entra il pubblico nell'area ex ippodromo dal momento che è tutta recintata? Oppure sulla pista di un aeroporto, anche se non attivo? Ma che razza di proposte sono queste? Confidiamo invece nell'organizzazione dell'evento a parco san felice ed al relativo servizio d'ordine. Per chiudere dico che la musica, anche se sparata a migliaia di watt, non danneggia il verde a meno che il pubblico non sia composto da tanti novelli Tarzan….
Non discuto sulla iniziativa in sè ma sulla 'location'. Ne avevo indicate due, in alternativa, e Fernando Faleo ne ha aggiunte altre, molto opportunamente.
Trovo discutibile che per "quel" genere di raduni si utilizzi un Parco come San Felice. Così come ho trovato di squallido gusto, due domeniche fa, a pochi metri dal Castello di Manfredonia, un raduno di auto-tuning. I milioni di decibel sparati si udivano a centinaia di metri e quando ci siamo avvicinati per capire di cosa si trattasse (eravamo con una coppia di amici abruzzesi), amaramente abbiamo constatato la "qualità" della proposta e la pessima figura fatta dal Comune di Manfredonia nel concedere quel centralissimo spazio a simile manifestazione. "Da noi – ci hanno confessato – una cosa del genere non sarebbe mai successa!".
L'anno scorso a Foggia se ne tenne una simile (molto meglio organizzata) ma si ebbe la buona idea di farla all'esterno de 'La Città del Cinema'.
Ci vuole così tanto per capire che certi luoghi della città sono sacri per definizione?
A Gino Longo, infine, vorrei ricordare che mentre Agostinacchio non trovò una 'arida eredità' da chi lo precedette nel 1995, Ciliberti e Mongelli hanno dovuto fare i conti coi disastri lasciati da Agostinacchio (la Federico II le ricorda nulla?!). Ma, per restare all'incuria che Lei addebita ai citati Cil. & Mong., parlerei più della incrementata e dilagante inciviltà dei foggiani. I Sindaci di Foggia (Agostinacchio compreso) possono poco se non sono proprio i foggiani a penalizzare sul nascere gli effetti del malcostume e della inciviltà quotidiani.
Cordialmente. (Maurizio De Tullio)
Mi risulta che il previsto concerto da tenersi a Parco San Felice sia stato spostato in altra sede, cioè all'esterno della "Città del Cinema", probabilmente dove si tiene il consueto mercato del 'Venerdì'.
Se così è, balza evidente che le mie obiezioni avevano un minimo di fondamento. Se poi è stato trasferito per altre ragioni non so.
(Maurizio De Tullio)