Volpe: “Amare Foggia significa saperla guardare criticamente”

Ricevo e pubblico molto volentieri la puntualizzazione di Giuliano Volpe a proposito di alcune sue affemrazioni su Genova e Foggia.

* * *

Scopro solo ora (per il tramite di Geppe Inserra) che una mia rapida
battuta nell’ambito di uno scambio con una persona che non conosco
personalmente, genovese ma abitante a Foggia, a proposito di alcune mie
sintetiche e necessariamente superficiali considerazioni su Genova, a
commento di alcune mie foto, ha dato avvio ad un dibattito avviato da
Davide Leccese sulla sua pagina Fb.
Mi sembra sinceramente un po’
sproporzionato un dibattito fondato su alcune brevi frasi, che peraltro
si riferivano quasi esclusivamente alla cura del centro storico, in
riferimento a quello di Genova, che ancora conserva parti degradate.
A
Foggia ho dedicato note un po’ più approfondite nel mio libretto Le vie
maestre
oltre che in varie relazioni e conferenze.
Negare che il centro
storico non sia ancora ampiamente degradato e non valorizzato significa
non voler guardare! E chi ama una città deve guardarla criticamente, non
accontentarsi, non rassegnarsi, per migliorarla. Come ho già scritto
altrove, mi ispiro a quanto aveva affermato Paolo Borsellino a proposito
di Palermo (“Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per
poterlo cambiare”).

Per quanto riguarda il mio rapporto con il centro
storico, mi basterà ricordare che personalmente, come cittadino, ho
deciso 10 anni fa di acquistare una casa abbandonata (come tante altre
ancora oggi) nel centro storico, l’ho ristrutturata nel corso di ben 4
anni, facendo un consistente mutuo che mi accompagnerà fino ala
pensione, mentre come rettore ho realizzato il recupero e la
ristrutturazione degli ex ospedali ora bella sede del Dipartimento di
studi umanistici e più recentemente come presidente della Fondazione
Apulia felix ho curato il recupero dell’auditorium Santa Chiara, da
tutti considerato ora un vero gioiello, un centro culturale al servizio
della città. 
Per non parlare delle attività di ricerca scientifica,
storica e archeologica, e in generale culturale svolte in città, o amche
le iniziative che purtroppo non ho avuto il tempo di poter portare a
termine (la ristrutturazione delle due piscine ex Gil o l’acquisizione
della Caserma Miale). Ma il tema della bellezza di una città è tema
complesso, non legato solo ad architettura e urbanistica, ma a senso
civico, a solidarietà, a etica, a cultura, etc. E certo non intendevo
scatenare un referendum!
Per questo mi dispiace molto leggere alcuni
commenti. Non so quanti di quelli che proclamano il loro amore per la
città e si offendono quando qualcuno effettua considerazioni critiche
possono vantare altrettanti atti concreti. Ma se si vorrà approfondire
il tema, non solo su Fb, sono come sempre disponibile.
Ringrazio Geppe e Davide per le loro parole.

Giuliano Volpe

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Volpe: “Amare Foggia significa saperla guardare criticamente”

  1. Da sempre mi batto – con scarsa fortuna – per un'analisi approfondita che distingua, anche urbanisticamente, tra "Foggia antica" – "Foggia Storica" – "Foggia vecchia". Tale analisi favorirebbe, anche in vista del PUG (Piano Urbanistico Generale) decisioni specifiche e coraggiose su cosa conservare, cosa eliminare e cosa esaltare. Chissà che prima o poi…..

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