Che dire, se non che piove sul bagnato della sempre più
disastrata economia della Capitanata? La provincia pugliese più settentrionale
vede messo sempre più in discussione il suo ruolo naturale di cerniera tra il
tacco dello Stivale e il resto d’Italia e d’Europa. La politica sovverte la
geografia.
disastrata economia della Capitanata? La provincia pugliese più settentrionale
vede messo sempre più in discussione il suo ruolo naturale di cerniera tra il
tacco dello Stivale e il resto d’Italia e d’Europa. La politica sovverte la
geografia.
Come se non bastassero le incertezze e i ritardi che stanno
accompagnando la riqualificazione della pista dell’aeroporto Lisa, opera d’importanza
vitale per mettere il turismo garganico e provinciale nelle condizioni di poter
competere con territori sempre più agguerriti, torna a fare capolino anche il
progetto di bypassare la stazione ferroviaria di Foggia nell’ambito del
progetto dell’alta capacità ferroviaria Napoli-Bari.
accompagnando la riqualificazione della pista dell’aeroporto Lisa, opera d’importanza
vitale per mettere il turismo garganico e provinciale nelle condizioni di poter
competere con territori sempre più agguerriti, torna a fare capolino anche il
progetto di bypassare la stazione ferroviaria di Foggia nell’ambito del
progetto dell’alta capacità ferroviaria Napoli-Bari.
Non si tratta di un’idea nuova. L’ipotesi progettuale
originaria di Ferrovie dello Stato la prevedeva espressamente. L’attuale scalo
del capoluogo dauno sarebbe stato tagliato fuori dalla nuova tratta, e sarebbe
stata realizzata una piccola stazione in quel di Cervaro. La proposta suscitò
durissime polemiche, e venne ritirata.
originaria di Ferrovie dello Stato la prevedeva espressamente. L’attuale scalo
del capoluogo dauno sarebbe stato tagliato fuori dalla nuova tratta, e sarebbe
stata realizzata una piccola stazione in quel di Cervaro. La proposta suscitò
durissime polemiche, e venne ritirata.
Sembra però che l’azienda intende riproporre il progetto,
stando alle dichiarazioni rilasciate dal nuovo Amministratore Delegato delle
Ferrovie dello Stato, Michele Elia, rilasciate agli organi d’informazione, che
parlando del ritorno degli Eurostar sulla tratta Adriatica e dell’attivazione
dell’Alta Velocità, ha rilanciato l’ipotesi di bypassare la stazione di Foggia
per offrire treni diretti Bari –Roma.
stando alle dichiarazioni rilasciate dal nuovo Amministratore Delegato delle
Ferrovie dello Stato, Michele Elia, rilasciate agli organi d’informazione, che
parlando del ritorno degli Eurostar sulla tratta Adriatica e dell’attivazione
dell’Alta Velocità, ha rilanciato l’ipotesi di bypassare la stazione di Foggia
per offrire treni diretti Bari –Roma.
Dura la reazione del Presidente della Camera di Commercio di
Foggia, Fabio Porreca, che ha rilasciato una dichiarazione più politica che non
tecnico, ed è giusto, giustissimo che sia così. Se è stata la politica a
stravolgere la geografia pugliese, facendo prevalere la geopolitica, bisogna
ricominciare proprio dal versante politico per evitare altre beffe ed altri
danni al territorio.
Foggia, Fabio Porreca, che ha rilasciato una dichiarazione più politica che non
tecnico, ed è giusto, giustissimo che sia così. Se è stata la politica a
stravolgere la geografia pugliese, facendo prevalere la geopolitica, bisogna
ricominciare proprio dal versante politico per evitare altre beffe ed altri
danni al territorio.
“Il solo ipotizzare la possibilità di bypassare lo
scalo di Foggia nella tratta ferroviaria Bari-Roma- ha detto Porreca – è grave e inaccettabile, se si considera che
la nostra provincia è caratterizzata da una persistente carenza
infrastrutturale, e che anche per questa inadeguatezza vive una situazione di
profondo disagio economico e sociale. Indebolire il territorio anche sotto il
profilo della rete ferroviaria, che storicamente ha rappresentato uno dei pochi
punti di forza del sistema delle infrastrutture e dei trasporti della provincia
e del sud Italia, sarebbe un colpo di grazia per un territorio che con fatica
sta cercando di uscire da una situazione di grave crisi. Nessuno può assumersi
una tale responsabilità. Le istituzioni ed i rappresentanti del territorio
devono vigilare, far sentire con forza la propria voce e nel caso
reagire.”
scalo di Foggia nella tratta ferroviaria Bari-Roma- ha detto Porreca – è grave e inaccettabile, se si considera che
la nostra provincia è caratterizzata da una persistente carenza
infrastrutturale, e che anche per questa inadeguatezza vive una situazione di
profondo disagio economico e sociale. Indebolire il territorio anche sotto il
profilo della rete ferroviaria, che storicamente ha rappresentato uno dei pochi
punti di forza del sistema delle infrastrutture e dei trasporti della provincia
e del sud Italia, sarebbe un colpo di grazia per un territorio che con fatica
sta cercando di uscire da una situazione di grave crisi. Nessuno può assumersi
una tale responsabilità. Le istituzioni ed i rappresentanti del territorio
devono vigilare, far sentire con forza la propria voce e nel caso
reagire.”
Un appello alla politica, che la politica deve raccogliere.
E rilanciare.
E rilanciare.
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Caro Geppe,
innanzitutto un ringraziamento per trattare a 360 gradi le tematiche dello sviluppo del nostro territorio anche e soprattutto quando la politica se ne disinteressa. E con la stessa motivazione un ringraziamento per il suo impegno anche al dott. Porreca, presidente della Camera di Commercio. Fino a quando esisterà, una Camera di Commercio.
Scusami se ne approfitto per tornare sull’argomento ma credo che con l’abolizione delle province (e il riferimento al nostro territorio provinciale il dott. Porreca lo effettua due volte in sette righe) i territori non-metropolitani assisteranno ad uno stillicidio di eventi negativi. La Camera di commercio, è solo uno dei soggetti pubblici che la riforma Madia della P.A. ha deciso di riordinare/cancellare. Senza le province ne seguiranno altri.
Venendo a mancare un territorio provinciale ben definito e venendo a mancare un centro decisionale di livello provinciale anche i soggetti privati (sindacati, partiti, associazioni) nel giro di qualche anno abbandoneranno la strutturazione provinciale per quella regionale. Nel trasferire i centri decisionali alle sole regioni si corre il rischio che le istanze dei territori non-metropolitani non solo non vengano accettate, ma rischiano di non venir neanche formulate.
Un ipotetico presidente regionale di camera di commercio regionale avrebbe mai interesse ad esprimere il suo dissenso circa una questione ferroviaria foggiana? A maggior ragione se questo bypass consentisse al capoluogo di Regione (nonché metropoli) di risparmiare alcuni minuti sui tempi di percorrenza dei treni passeggeri verso Roma/Napoli?
Concludi il tuo intervento dicendo che la politica deve accogliere l’appello per collegamenti ferroviari decenti e rilanciarlo. Condivido. E secondo me dovrebbe farlo nel modo che ti espongo.
La ferrovia Na-Ba nel suo complesso avrà un costo intorno ai 7 miliardi di euro. Da rivedersi in aumento piuttosto che in difetto, si capisce. Il tratto più costoso è la variante Apice-Orsara, dove si spenderanno almeno 3 miliardi di euro, abbandonando il vecchio tracciato di superficie per un enorme buco nell’Appennino di 30 km che allunga il percorso al fine di realizzare una stazione su suolo irpino. La quale stazione non vedrà mai la sosta di alcun treno veloce essendo prevista a 20 km dalla stazione di Benevento (che già di suo non ha lo stesso traffico di Milano Centrale).
Ma veniamo a noi, qual è il problema della stazione di Foggia? Il treno proveniente da Bari oggi entra in stazione da sud; il treno che riparte verso Napoli/Roma deve uscire sempre da sud perché così venne progettata la linea nel secolo scorso. Il solo cambio banco a Foggia comporta almeno 10 inutili minuti di attesa. Senza contare i tempi per entrare e uscire dalla stazione. Bypassando Foggia si risparmia tantissimo. Aggiungo che nel resto d’Italia si stanno spendendo miliardi per evitare o avere delle alternative ai cambi banco nelle stazioni di testa come a Roma, Firenze, Torino, ecc.
Quale può essere la soluzione a questo scenario per la stazione di Foggia che è una stazione passante? Il collo d’oca. Il treno proveniente da Bari dovrebbe entrare in stazione lato sud ed uscire lato nord, affiancandosi inizialmente alla linea Foggia-Lucera, ripiegando subito verso sud, aggirando la città da ovest e ricongiungendosi al vecchio tracciato tra Ponte Albanito e Giardinetto. Circa 20 km di nuova linea costruita in variante, in affiancamento ad una linea locale già esistente nel tratto urbano, e in aperta campagna nella parte rimanente. Non sono un tecnico, ma i costi di espropri/costruzione dovrebbero essere contenuti; non credo si possa andar oltre i 20 milioni/km. Lunghezza complessiva della linea identica, nessun allungamento, velocità di progetto anche superiore rispetto alla tratta esistente, tempi risparmiati, evitato il cambio banco, Foggia Centrale salva, interscambio perfetto con la linea adriatica.
E scusa se lo sottolineo, ma quest’ultimo punto ha enorme rilevanza nazionale ed europea. Stiamo parlando dell’interscambio tra una linea che già rientra nei corridoi europei ed una linea che si vorrebbe elevare a tale rango. Aggiungo che un ipotetico viaggio Napoli-Pescara (o Ancona, o Rimini) oggi si fa con l’alta velocità fino a Roma (o Bologna), un domani potrebbe farsi anche con interscambio a Foggia contribuendo al riempimento del treno Na-Ba prima e del treno adriatico poi. Un interscambio forte a Foggia potrebbe cioè rendere più competitive queste due relazioni ferroviarie che non partono certo con i numeri dalla loro parte; la relazione Na-Ba non esiste neanche più da quando venne soppresso l’ultimo intercity notte negli anni 90. Si tratta di due linee che hanno grande bisogno di soluzioni competitive, per arrivare a tassi di riempimento e quindi di redditività accettabili che questa soluzuione potrebbe agevolare.
L’idea di fondo non è mia, l’aveva già proposta l’ing. Iafelice 8 (otto!!!) anni fa con tanto di schema
http://www.dsems.unifg.it/~cgallo/link/TAV-FG.pdf
Pur non essendo dei tecnici, ma solo appassionati su dei forum, è significativo che qui si parli da tempo di questa soluzione mentre i nostri politici non abbiano mai preso in considerazione l’idea.
http://www.ferrovie.it/forum/viewtopic.php?f=7&t=17534&start=270
http://forum.milanotrasporti.org/viewtopic.php?f=13&t=4721&start=75
Luca79