Gli schiaffi delle FF.SS. a Foggia nel racconto di Alfredo Signorile

Alfredo Signorile è la memoria storica della Stazione ferroviaria di Foggia, tra i cui binari ed uffici ha trascorso la sua vita lavorativa. È un testimone privilegiato ed assolutamente attendibile del processo di progressiva marginalizzazione subito dalla Stazione del capoluogo dauno, che potrebbe giungere alle estreme conseguenze qualcosa venisse attuato il progetto del “passante” della linea Napoli-Bari, che estrometterebbe la Stazione di Foggia dai collegamenti dell’alta capacità ferroviaria (verrebbe realizzata una piccola stazione a Cervaro).
Per far risparmiare otto minuti ai residenti nel capoluogo regionale, verrebbe penalizzato un intero territorio provinciale.
Signorile mi ha inviato una interessante testimonianza dei tanti smacchi patiti da Foggia in termini di politiche ferroviarie. Di seguito il testo.

* * *

Il trasferimento a Bari di uffici importanti della nostra stazione FS ebbe inizio nel 1985. All’epoca ero facente funzioni Capo Reparto Dirigenza Centrale di Foggia.
Alcuni dirigenti romani giunsero presso la nostra stazione per istituire il Coordinatore Compartimentale Movimento che non poteva nascere a Bari che, a quell’epoca, non aveva tutte le linee elettrificate.
Mentre si svolgeva la trattativa nel mio ufficio, per una soffiata, piombarono a Foggia il Capo Ufficio Movimento Compartimentale e la sua “scorta” con l’auto blu.
Fui minacciato di abuso di potere e, operando un vero e proprio sopruso, invitarono i dirigenti romani a Bari per continuare la trattativa nella sede compartimentale. A nulla valsero le mie proteste e il mio grido di allarme ai sindacati ed al mio superiore diretto di Foggia.

Dopo l’istituzione del Coordinatore Compartimentale, seguì il trasferimento del Coordinatore Trazione e tutti gli uffici che ho elencato nel libro di Salvatore Aiezza.
I due ampi parcheggi su entrambi i lati venivano venduti ai privati. Su quello di sinistra ora sorgono tre palazzine. Come avrà constatato è stata abbattuta la Gestione Merci. Non ci sono più i trasporti a carro, tutti accentrati a Bari.
I binari merci della “Succursale” sono stati chiusi. Dal 1985 a tutt’oggi , non avendo altra possibilità di espansione per una stazione al centro della città, Bari si costruiva due enormi scali: Scalo Ferruccio e Lamasinata da dove partono treni merci completi e treni Containers della CEMAT. Oltre ai due scali preesistenti: Parco Nord e Parco Sud.
Mentre Foggia “restava al palo” ferma.
Oggi non possiamo permettere un altro “scippo” facendo attuare il by -pass, per cui la nostra stazione dovrà continuare a ricevere i treni da e per Roma, in attesa di nuovi investimenti che consentiranno di attuare la Foggia-Lucera-Campobasso- Roma e in attesa del doppio binario Lesina – Termoli, unico tratto (vergognoso) rimasto a semplice binario su tutta l’Adriatica e di questo ricade una importante responsabilità sulla “Provincia”.

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Gli schiaffi delle FF.SS. a Foggia nel racconto di Alfredo Signorile

  1. E' demenziale , sia tecnicamente che funzionalmente,oltre antieconomico, spostare mezza stazione al Cervaro. Ma chi sono questi imbecilli che propongono simili stupidaggini.

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