Come si fa un buon marketing territoriale? Prima di tutto, con l’entusiasmo, la passione, il senso di appartenenza alla propria terra, l’orgoglio della propria identità e delle proprie radici. E poi un pizzico di fantasia. Il resto – i piani, le tecniche, il brand – viene dopo.
La Capitanata e Manfredonia hanno una bella storia da raccontare in proposito. La città sipontina ha ospitato infatti la data zero del tour italiano dei Dire Straits Legends, formazione composta da ex musicisti della leggendaria band pop. Il gruppo aveva preparato il concerto zero a Manfredonia grazie all’ospitalità della compagnia Bottega degli Apocrifi e del Regio Hotel Manfredi.
Ma non è tutto. La permanenza alle falde del Gargano dei leggendari musicisti e l’amicizia e l’entusiasmo con cui sono stati accolti hanno fatto nascere un amore a prima vista tra i Dire Straits Legends la Capitanata, immortalato da un video che rappresenta uno straordinario biglietto da visita per le Tremiti ed il Gargano, ed un modello di come si possa fare marketing territoriale ad altissimo livello, spendendo zero soldi pubblici e ottenendo un’immensa ricaduta.
Il miracolo si deve al contagioso entusiasmo di Enzo Dota, presidente di Rete del Mediterraneo, che è riuscito a mettere assieme un bel gruppo di sponsor (Regio Hotel, Michele de Meo, bottega del Apocrifi, Hotel Il Gabbiano di Tremiti, Vincenzo Pucillo di Alidaunia, Antonio della Locanda di Pan e JRStudio), organizzando il viaggio garganico dei mitici musicisti (che hanno fatto anche una puntata in quel di Panni), ripreso e montato in un gran bel video da Roberto Moretto, che lo ha anche prodotto.
L’esperienza dimostra che spesso le reti informali, che riescono a “fare squadra”, funzionano meglio di tanti tavoli che cercano di tessere reti elefantiache e difficili da gestire.
Enzo Dota sprizza entusiasmo da tutti i pori e lancia la sua sfida, anche in vista dell’appuntamento con Expo 2015: “È stata una esperienza esaltante. Ma cosa accadrebbe se lavorassimo tutti all’ unisono, realizzando una vera rete che integri turismo esperienziale, enogastronomia e cultura? potremmo insegnare agli altri territori un modello di sviluppo unico, affrontando con successo Salento e Bari in termini di organizzazione? Io ne sono convinto, e voi?”
Anche noi…
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