Compie 68 anni la Repubblica italiana, fatta nascere dai cittadini all’indomani della guerra, con il referendum istituzionale del 2 giugno 1946. La Repubblica ottenne 12.718.641 voti, pari al 54,27%, la Monarchia si fermò a 10.718.502 voti, pari al 45,73%.
Il Paese si divise profondamente. Se il Nord si schierò senza esitazioni a favore della Repubblica, il Sud optò compatto per la Monarchia.
Non fece eccezione la provincia di Foggia che si espresse a favore della Monarchi, facendo registrare anche un’elevatissima affluenza, con il 90,6%. A favore della Monarchia votarono 155.852 elettori (54,57%), per la Repubblica si espressero 129.743 cittadini (45,43%).
C’è però da sottolineare che il 45.43% dei consensi riconosciuto alla Repubblica rappresentò una delle percentuali più elevate del Mezzogiorno. Tanto per citare qualche esempio, la Repubblica ottenne appena il 24,7 nella circoscrizione pugliese che raggruppava Lecce, Brindisi e Taranto, e il 34,9 in provincia di Bari, addirittura solo il 22% nel Napoletano.
I cittadini furono chiamati alle urne non solo per scegliere la forma di governo dello Stato ma anche per eleggere l’assemblea che avrebbe dovuto scrivere la nuova Costituzione.
In provincia di Foggia, la maggioranza relativa fu conquistata dalla Democrazia Cristiana con 93.780 vito, pari al 33,96%. Il Partito Comunista Italiano ottenne invece 66.632 voti (24,13%). I socialisti, che si presentavano come PSIUP conquistarono 44.328 voti (16,05%). Il neonato movimento di destra dell’Uomo Qualunque si classificò dopo i partiti storici, conquistando 33.822 voti (12,25%).
Via via gli altri partiti, in quest’ordine: Unione Democratica Nazionale 14.775 (5,35%); Pri 5.417 (1,96%); Blocco Naz. Libertà 5.269 (1,91%); All. Repub. It. 4.488 (1,63%); Mov.Unionista It. 3.193 (1,16 %); Part.Reduce It. 2.694 (0,98 %); U. Comb. Red.Part.F.Pr 1.470 (0,53%); Un.Naz.Sinistr.Guer. 297 (0,11%).
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